MAGRO: “LA MIA SQUADRA DEVE ESSERE OPERAIA. VOLEVAMO CAPIRE CHI SIAMO, LO STAFF HA LAVORATO BENISSIMO IN MIA ASSENZA”

In panchina dopo il forte attacco influenzale dei giorni scorsi il coach della Germani è molto soddisfatto: “Battere Tortona con questo scarto è importante anche per il prosieguo della stagione. Tifo fantastico, sembrava di giocare in casa, siamo pagati anche per confezionare emozioni come queste. Gabriel ha preso una ginocchiata, speriamo non sia nulla di importante. Bene Cobbins e pensare che non doveva nemmeno giocare, ha un’abrasione alla retina”

Casale Monferrato. E’ un Alessandro Magro visibilmente soddisfatto a 360° della prestazione dei suoi uomini contro Tortona. Duro lavoro e abnegazione hanno permesso questo risultato e anche lo scarto significativo molto importante. Queste le parole del coach: “Voglio innanzitutto ringraziare il coaching staff per lavoro eccellente che ha portato avanti in una settimana in cui io ho avuto per qualche giorno un problema influenzale. La squadra ha avuto una settimana completamente diversa dalla scorsa. Gli allenamenti sono stati molto intensi e duri con una fisicità molto alta proprio per preparare questa partita, a dimostrazione anche del totale rispetto che abbiamo in generale per l’avversario e per il grande valore di Tortona in particolare. Sapevamo che avremmo avuto a che fare con una fisicità molto alta. Volevamo provare a fare un salto in classifica tra le grandi, ma soprattutto provare a noi stessi quello che vogliamo essere sempre.  Sono molto contento della partita che è uscita, vinta anche con uno scarto che non è banale con Tortona. Questo scarto potrebbe avere un certo peso nel prosieguo. Anche questo aspetto è stato importante per capire chi vogliamo essere. Dobbiamo continuare a prendere energia e fiducia, lavorare, non temere di sbucciarsi mani e ginocchia. Sono contento per questa partita”.

In questa partita, per l’atteggiamento del primo e del secondo quarto, per la sicurezza messa in campo e per il tifo che si è sentito, sembrava che la squadra giocasse in casa…

“Sì è vero, questo è incredibile ed era successo anche a Treviso, il nostro pubblico che ringrazio sempre per il supporto che ci da, è eccellente e per assurdo si sente di più che in casa forse perché a volte è più vicino il campo agli spalti. Il sostegno dei tifosi anche in trasferta si sente tanto e per noi è talmente importante. Li ringrazieremo sempre per questo. Siamo pagati anche per provare a confezionare emozioni e se ci riusciamo è sempre bello”.

Ci sono aggiornamenti circa il problema che ha avuto Kenny Gabriel?

“ Per ora no, ha preso una ginocchiata contro il ginocchio di un avversario. L’avrei comunque cambiato perché era arrivato al limite in quel momento, speriamo non sia nulla di importante. Anche Massinburg era arrivato al limite della fatica”.

Con una vittoria così netta non sarebbe normale parlare dei singoli, ma si possono spendere due parole per Mike Cobbins che stasera ha fatto una prestazione molto buona ha alzato il livello dell’intensità difensiva?

“Siamo una squadra strana per come è stata costruita. Per dire: entrano Della Valle e Bilan e magari fanno fatica poi abbiamo invece una “second unit” che risulta più efficace… Sono due o tre partite per esempio che facciamo fatica a dare la palla dentro a Miro e dobbiamo lavorarci perché per noi è molto importante. Cobbins ha giocato con un’abrasione alla retina, non si sapeva nemmeno se avesse potuto scendere in campo e invece ha fatto una signora partita, questo dimostra che possiamo fare affidamento su tutti in questa squadra”.

Possiamo dire che l’imprevedibilità e una difesa quasi impenetrabile sono state le chiavi di questa vittoria?

“Io continuo a sostenere che la mia squadra deve essere una squadra operaia, i giocatori devono essere disposti a sacrificarsi, a lavorare duro e a sbucciarsi le ginocchia. Contro Trento tutto questo non è successo, non abbiamo fatto un lavoro duro, anche se Trento gioca una pallacanestro non facile da analizzare, stasera con Tortona invece l’abbiamo fatto e bene. Sono soddisfatto”.