MATTEO BONETTI: “IL MIO DERBY PERSONALE CON CREMONA, UNA PARTITA DA VINCERE SULL’INTENSITÀ PER POTER ANDARE POI A BOLOGNA DA CAPOLISTA”

Il consigliere della Germani Pallacanestro Brescia gioca per noi in anticipo la partita di domenica con la Vanoli: “Ci hanno già battuto al Memorial Ferrari al quale tenevamo molto, anche per questo dobbiamo prenderci la rivincita. Attenzione a Lacey: è fortissimo e avevo cercato di portarlo da noi gli anni scorsi, ma era economicamente inarrivabile” 

Brescia. Intercettiamo Matteo, il Dottor Bonetti, nel bel mezzo della sua pienissima giornata ambulatoriale e gentilmente ci concede due gradite battute. Oggetto delle nostre domande è, come potrete immaginare, il derby nostrano che animerà le due province eternamente rivali negli sport, eccellenze dei due capoluoghi, storicamente quello “industrialmente” operoso bresciano e quello operosamente “agricolo” cremonese, ché in passato era oggetto di sfottò e campanilismo proprio nell’occasione dei derby calcistici e cestistici ma non solo. Cremonese di nascita, si sa, il doc divide e condivide il suo affetto bi-provinciale ma sempre con quello spirito sportivo e appassionato che lo anima. Alla nostra prima domanda su cosa pensa della Vanoli di questa stagione, prossima avversaria della sua Germani questa domenica al PalaLeonessa, esordisce dicendo:

“Innanzitutto voglio fare i miei complimenti a Demis Cavina che è un mio amico, è un allenatore che stimo molto, spesso sottovalutato e in tal senso ricordato con la battuta “Demis perde sempre le finali di A2″. Penso che oggi il mondo della pallacanestro debba rivedere questo luogo comune perché l’anno scorso lui è stato straordinario, ha addirittura vinto tutte e tre le competizioni a cui ha partecipato; e insieme a lui Andrea Conti, l’attuale gm, che per me è come un figlio dopo tutti gli anni passati insieme; con le risorse messe a disposizione di un certo Sig. Aldo Vanoli, grazie al quale la pallacanestro a Cremona ha raggiunto il massimo livello possibile con risultati anche storici negli anni passati, i due sono riusciti a confezionare una squadra intelligente, completa per ruoli e che gioca una bella pallacanestro. Brescia dovrà stare molto attenta e preoccuparsi alla luce di quello che loro hanno fatto e stanno facendo; hanno iniziato battendoci al Trofeo Ferrari che per noi ha una grande importanza per il significato che ha e vengono da due imprese che hanno dello straordinario avendo vinto sul campo di Scafati dopo due tempi supplementari, sotto anche di 20 lunghezze, dimostrando quella che si chiama durezza mentale; nel fine settimana appena trascorso hanno avuto la meglio, grazie proprio alla stessa durezza mentale, su una certa Segafredo Virtus Bologna, il cui allenatore, Luca Banchi, è appena stato nominato il migliore allenatore del mondo- titolo meritatissimo tra l’altro- tenuta sempre sotto e a cui non hanno mai concesso di avvicinarsi a meno di 7 punti. La mentalità e la barra dritta della Vanoli hanno permesso loro di vincere una partita importantissima per una Cremona il cui obiettivo è sicuramente quello di riconfermarsi nella massima categoria che per la città rappresenta un prestigio”

Quella di domenica è la sfida alla tua città del cuore: quali le sensazioni quando in campo arriva Cremona?

” Mi viene da fare una riflessione sulla Cremona sportiva: penso che i cremonesi debbano ringraziare tutti coloro che si impegnano per lo sport, la Cremonese Calcio, la Vanoli di patron Aldo, la Juvi. Cremona ha cestisticamente parlando due squadre, una in A1 (la Vanoli) e una in A2 (la Juvi) che stanno facendo entrambe bene e sono motivo di orgoglio per tutti. Quando ci sono due società dove c’è anche rivalità storica molto forte può far solo che bene poiché da qui si cerca di fare sempre meglio , migliora la qualità, l’interesse e in questo momento a Cremona dove vedo anche parecchia decadenza; quando entro per esempio nel Villaggio Po che è stato il quartiere della mia giovinezza mi dico che è un bene che ci sia uno sport che riempia le domeniche dei cremonesi dando un’alternativa, se posso dirlo e con tutta franchezza, alla nebbia e alle zanzare altrimenti. Quindi ben venga la rivalità sportiva, la qualità alta. Questa domenica sarà un derby tutto da vivere e che sia una festa per tutti “

Cosa pensi della Vanoli di quest’anno?

” La Vanoli, come dicevo, sta giocando una bella pallacanestro. Il punto di forza è sicuramente la produttività in attacco, ha una media di 91 punti a partita (ne ha segnati 122 a Scafati) ed è una squadra solida e compatta con giocatori importanti come Trevor Lacey per esempio, un califfo della pallacanestro che io notai già a Sassari e chiesi all’allora gm Sandro Santoro se si poteva acquistare ma mi venne risposto che il giocatore era veramente inarrivabile economicamente. Nonostante gli infortuni, Trevor sembra stia vivendo una seconda giovinezza a Cremona ed è molto molto forte. Bravi a Demis Cavina e Andrea Conti ad inserirlo in squadra”

Dove cercheranno di attaccare Brescia?

” Sicuramente ci hanno studiati cercando di captare i nostri punti deboli, che, come potete immaginare non hanno trovato perché siamo fortissimi!”

Quanta importanza ha questa gara per entrambi?

” Brescia deve prendere con grande attenzione questa partita, vincerla ci porterebbe a Bologna con un potenziale primato in classifica e sarebbe un risultato ottimo. Certo che se penso alla partita che hanno giocato proprio con Bologna… chiunque di loro tirasse segnava anche dal palazzo adiacente al Pala Radi, tant’è che penso di avere visto ad un certo punto anche un canestro di Aldo Vanoli che partiva da Soncino ed entrava nel cesto. E’ necessario quindi stare molto concentrati ed essere molto determinati soprattutto difensivamente anche se, francamente, pensando alla partita di Brescia con Tortona, da questo punto di vista mi sento di essere molto tranquillo. A parte che coach Magro saprà benissimo cosa fare, questa settimana sarà in preparazione ad un match con grande intensità”

Da tifoso quale anche sei, cosa ti senti di dire a proposito di un derbyssimo che una volta era fortemente sentito dalle tifoserie sia nel basket che nel calcio? E’ così anche oggi? Si respira sempre lo stesso profumo di derby tra città sportivamente “rivali” come Cremona e Brescia?

” Direi che non c’è una storia così lunga nel tempo da caricare di significato particolare questo derby. O meglio parlando dei bresciani, lo sentono veramente poco; sentono di più, anche se fuori regione, le partite con le squadre bolognesi delle Virtus o della Fortitudo e di Pistoia che non quello con i cugini lombardi.

Gianluca Vialli era un tuo amico e cremonese, amava anche il basket?

“Gianluca era sempre sul pezzo, e quando veniva a trovarmi a Brescia aveva stretto amicizia con Sandro Santoro e Luca Vitali; con lui ci siamo sentiti anche quando ha acquistato il mio libro “Gianluca gonfia la rete” che parla proprio di lui e l’avevo ringraziato per questo. Da grande sportivo mi chiedeva sempre della squadra. Il fatto che sapesse addirittura che Sandro aveva giocato alla Viola Reggio Calabria con Ginobili te la dice lunga sulla sua passione anche per il basket”