L’ala della Germani ospite a “Basket Time 2.0”: “Contro Tortona volevamo fortemente riscattare il passo falso commesso con Trento. Ci stiamo allenando bene per arrivare ben preparati a domenica sera. Sto lavorando per risolvere il mio problema con i falli. Mia figlia è stata una benedizione. Mi sento italiano, ma non dimentico le origini americani. Quando giocavo in Israele vedevo i razzi in cielo nell’andare all’allenamento”
Brescia. Ospite ieri sera della trasmissione “Basket Time 2.0”, andata in onda eccezionalmente di giovedì e come sempre su Well Tv (canale 176 del digitale terrestre e in streaming su www.welltv.eu), sulle pagine Facebook di Bresciacanestro e di Cristiano Tognoli e sul canale Youtube di Cristiano Tognoli, John Petrucelli ha parlato della Germani capolista che con cinque vittorie dopo sei giornate attende il derby di domenica sera con Cremona e di sè stesso.
Domenica contro Tortona, sei stato uno dei protagonisti della vittoria, sei d’accordo?
“Non sono ancora nella mia forma migliore, nonostante tutto c’è la squadra a pensarci e riusciamo a sopperire a certe mancanze”.
Sei tra i giocatori più sanzionati dagli arbitri, e, aggiungiamo noi, spesso ingiustamente. Gli arbitri sembrano non avere il manuale della difesa alla John Petrucelli. Cosa ne pensi?
“Ho difficoltà con l’approccio alla difesa che è il mio lavoro principale e che amo fare al meglio; dovrei essere meno aggressivo, devo cercare di trattenermi altrimenti rischio sempre di avere già tanti falli in pochi minuti e così non aiuto i miei compagni”.
Come sta andando la settimana dopo Tortona?
“Abbiamo fatto dei buoni allenamenti, dovevamo reagire alla sconfitta subita con Trento, eravamo motivati e concentrati, volevamo riscattarci e a Casale Monferrato ci siamo riusciti”.
Com’è lo stato di salute della squadra? E domenica c’è il derby…
“Abbiamo avuto un buon inizio di campionato e cerchiamo di tenere questo livello alto, la stagione però è lunga ed ogni anno si alza sempre di più il livello delle squadre, vedi Pistoia e Napoli, che ha un buon allenatore, che stanno facendo bene. Anche Cremona domenica ha vinto contro Bologna. Durante la settimana ci prepariamo per non avere e trovare certe difficoltà. Con Cremona sarà una bella sfida, una partita da non sottovalutare, loro sono il miglior attacco, ma noi la miglior difesa e noi siamo un bel gruppo; se c’è qualche compagno in serata positiva lo cavalchiamo e ne approfittiamo, c’è tra di noi il concetto di squadra con parecchi leader. Arriveremo ben preparati e motivati, sono certo che sarà una bella gara”.
La partita con Bologna è stata spostata di un giorno, come l’avete presa?
“E’ uguale, la stessa cosa, prepariamo una partita alla volta e non facciamo nessun calcolo”.
Come giudichi le tue prime performances? Sei soddisfatto?
“Posso fare di più, mi arrabbio molto quando non sono soddisfatto di me stesso, per me la cosa importante è la difesa, è il mio modo di riuscire a dare la spinta alla squadra per avere un attacco efficace: se riesco allora sono contento e soddisfatto. Io mi identifico nella difesa, quello è il mio lavoro, è il mio modo principale di aiutare la squadra e punto a farla al meglio”.
Come stai vivendo questo momento e come ti ha cambiato la nascita della tua bambina?
“E’ una benedizione, non importa come va l’allenamento o la partita quando torno a casa e vedo Sienna dimentico tutto. Lei è una benedizione a tutti gli effetti”.
Quanto ti senti italiano e quali sono le tue origini?
“Quando sono qui sono italiano. Come cultura mi sento italiano, ma non dimentico di essere americano”.
Hai giocato in Israele, come stai vivendo questa situazione?
“E’ una tragedia, quando giocavo là ho potuto vivere da vicino questa realtà, mi è capitato di guidare per andare all’allenamento e sentire e vedere razzi i cielo”.