BILAN: “BOLOGNA È STATA PIU’ BRAVA DI NOI, MA RESTO CONVINTO CHE A FINE STAGIONE SAREMO NELLE PRIME QUATTRO”

Il pivot della Germani è stato ospite a Basket Time 2.0: “Non giocare l’Eurocup ci penalizza sul piano della mentalità quando affrontiamo grandi squadre come la Virtus. Dicono che sono un pivot vecchio stampa, ma Tavares e Jokic sono stati Mvp in Eurolega e in Nba senza essere giocatori veloci… Varese è una squadra che tira tanto e bene da tre, dovremo stare molto attenti. Petrovic e la guerra nella ex Jugoslavia sono ricordi che non dimenticherò mai”

Bresci Questo mercoledi sera a “Basket Time 2.0”, la trasmissione in onda tutti i mercoledì sera alle 20.30 su Well Tv (canale 176 del digitale terrestre, in streaming su welltv.eu), sulle pagine Facebook di Bresciacanestro e di Cristiano Tognoli e sul canale Youtube di Cristiano Tognoli, è stato ospite Miro Bilan. Il pivot della Germani ha analizzato la sconfitta contro Bologna, ha parlato della prossima gara con Varese e si è raccontato entrando anche in tempi delicati come la guerra nella ex Jugoslavia della quale, anche se allora era molto piccolo, ha ancora ricordi.

La sconfitta con Bologna è già stata assorbita?

“Non siamo certo contenti di aver perso, quando andiamo in campo vorremmo sempre vincere. Perdere così non è bello: avevamo un’opportunità dato che loro venivano da un doppio turno in Eurolega, potevamo approfittarne, ma hanno giocato meglio di noi”.

Tu sei abituato a stare in club con ritmi come Bologna che gioca ogni 2-3 giorni partite importanti, cosa manca a Brescia per essere a quei livelli?

“Entri in questa mentalità automaticamente, per Brescia non giocare l’Eurocup penalizza questo approccio, ti manca il ritmo e l’abitudine di giocare con squadre di un certo livello”.

Dell’arbitraggio a Bologna, cosa ne pensi?

“Non mi lamento mai degli arbitri, a Bologna giocavano in casa loro e l’arbitro è normale che chiuda un occhio a loro favore, ma non puoi punire così un Kenny Gabriel e non permettergli di giocare”.

Soddisfatti di quello che avete fatto fino adesso?

“Quando sono arrivato ho dichiarato che volevo portare Brescia ai playoff, secondo me nelle prime quattro alla fine ci saremo, in questo momento stiamo facendo bene”.

E’ più incazzatura o frustrazione la partita persa a Bologna?

“Ovviamente eravamo incazzati e arrabbiati, anche per le decisioni arbitrali poi rivedendo la partita vedi che qualche errore l’hai fatto e che potevi evitare”.

C’è chi sostiene che fosse una Virtus battibile, che tu sia stato poco servito spalle a canestro e avete preferito troppo il tiro perimetrale, sei d’accordo?

“Quando sei costretto a inseguire tutta la partita è difficile vincere con una squadra come Bologna, anch’io ho tirato da tre perchè me lo sentivo in quel momento e l’ho fatto; se sei sopra è diverso, l’avversario magari si innervosisce e riesci a portare a casa la vittoria… Comunque concordo: potrei essere servito un po’ di più (ride)”.

Come è stato giocare contro Shengelia?

“In questo momento è il miglior giocatore non solo in Italia, ma in Europa: quando sei così in forma ti viene tutto naturale, avevamo anche studiato dei modi per arginarlo, ma non ci siamo riusciti”.

Quando ti dicono che sei un pivot vecchio stampo cosa pensi?

“Ognuno può giocare in modo diverso, non bisogna etichettare, alla fine ti costruisci in base al gioco che devi fare. Tavares è stato Mvp in Eurolega, Jokic in Nba eppure non sono giocatori veloci come non lo sono io. Si può giocare bene pur con caratteristiche non propriamente dinamiche”.

Guardando le tue medie, puoi fare di più?

“Si, almeno 2-3 punti e 1-2 rimbalzi in più. Sui tiri liberi non so come mai abbia solo il 62%, è la mia peggiore percentuale degli ultimi cinque anni. Ci sto lavorando tanto, giorno dopo giorno”.

Bisogna riprendere subito la corsa con Varese? E’ una squadra che tira molto da tre punti, corre tanti, come va affrontata?

“Troviamo una squadra sicuramente di livello inferiore di Bologna, hanno rotazioni più corte, noi cercheremo di fare la nostra partita e tornare a vincere. Nel loro budget limitato sono riusciti a creare una buona squadra, in pieno stile Scola, uno veramente bravo a costruire le squadre. Se li lasci soli tirano da tre in continuazione e fanno canestro, dovremo stare concentrati”.

Se tu potessi tornare indietro nella tua vita, cosa vorresti rivivere?

“Prima di tutto la nascita di mio figlio, per quanto riguarda il basket ho vinto 13 trofei, poi ho giocato le Olimpiadi nel 2016 e sono stati momenti fantastici”.

Hai qualche ricordo della guerra nella ex Jugoslavia che porti ancora con te?

“L’ho vissuta da bambino, ricordo gli allarmi, i coprifuoco, le granate, i bunker, però ero piccolo e ne ho preso coscienza dopo”.

Il tuo idolo chi è?

“Drazen Petrovic, siamo anche della stessa città (Sebenico, ndr): per noi croati e per quelli della mia città fu un lutto terribile, crescendo Tim Duncan”.