A Sassari è avanti di dieci a tre minuti e mezzo dalla fine, ma sciupa tutto, va al supplementare e perde per la terza volta nelle ultime quattro uscite. Lo scivolone della Virtus Bologna a Pesaro consente di tenere il primo posto in solitaria
Sassari. La Germani perde la più incredibile delle partite, terza sconfitta nelle ultime quattro uscite compresa la Coppa Italia, non riuscendo a gestire un + 10 a tre minuti e mezzo dalla fine. Si fa trascinare al supplementare da una Sassari mix di talento e cuore e rimane prima in classifica solo grazie alla sconfitta della Virtus Bologna a Pesaro. E’ una Germani che si butta via, sprecando così la possibilità di ipotecare almeno il terzo posto (sarebbe andata a +6 su Milano a 7 giornate dalla fine…) in un campionato dove comunque la tonnara in fondo alla classifica aiuta a capire certe serate strane, lascia stare, che tanto questa Lba la potrai trovare sempre pronta a dirti un altro si.
Stavolta però per Brescia è un no. E anche se in ogni sport in Italia l’abitudine più diffusa è prendersela con l’allenatore, stavolta pensiamo che campioni celebrati come Bilan, Della Valle e Gabriel dovrebbe cominciare a farsi delle domande e a riguardarsi la faccia con cui a volte entrano in campo o giocano possessi che poi risultano decisivi.
Ventisei punti subiti nel primo quarto e ventisette nel secondo sono stati il tutt’altro che esaltante biglietto da visita con cui la Germani si è presentata al PalaSerradimigni. Con le triple di Kruslin, i canestri da sotto di Diop e quelli un po’ da ovunque di Charalampopolus il Banco di Sardegna è partito forte sull’11-5 ritoccato in 17-12 e 20-14, tenendo comunque sempre il controllo. Massimo vantaggio sul 24-15 quando è servita l’energia della panchina (Cournooh inizialmente poi Akele e Burnell) per far rientrare in partita la Germani ritrovatasi però a -9 sul 31-22 di inizio secondo quarto. Nel momento più difficile la Leonessa ha saputo piazzare un parziale di 12-2 con il quale è andata a condurre sul 33-34. Con Bilan e Della Valle non pervenuti (2 punti a testa all’intervallo lungo), gli uomini di Magro sono riusciti a tenere botta fino al 38 pari, ma nell’ultimo segmento di quarto gli esterni di Sassari (anche Cappelletti) hanno firmato un nuovo, mini allungo per il 53-48 del 20’ con gli ultimi tre punti frutto di una giocata di Tyree a fil di sirena, che ha fatto infuriare Magro, scagliatosi verbalmente contro Burnell reo di non aver fermato l’avversario, se non con il fallo quando ormai il folletto di casa aveva realizzato in penetrazione.
Poi però qualcosa è cambiato e infatti nel terzo quarto, i biancoblù hanno iniziato a stare sotto i 20 punti subiti a quarto. Ma evidentemente era la serata della coperta corta. Non appena si alzava l’intensità difensiva, diminuivano le percentuali in attacco. Scivolata a – 7 (61-54 con un canestro di Tyree), la Germani con un 16-7 nel quale si è visto qualcosa di buono anche da Gabriel ha avuto la forza di impattare a quota 68 e poi di mettere pure il naso avanti. Con due triple di Massinburg, costruite benissimo nelle spaziature, per la prima volta in serata si è avuta la sensazione che Brescia avesse preso l’inerzia: è successo sul 70-76 del 28’. Massinburg è entrato in striscia nel quarto quarto e con Christon e Akele si è giunti al momento in cui nessuno dei 4000 all’interno del PalaSerradimigni poteva davvero pensare che la vittoria sarebbe sfuggita alla Germani: a 3’28” dalla fine dei regolamentari il punteggio era 76-86 con Brescia che aveva subito solo 23 punti nei primi 16’ del secondo tempo quando al 16’ del primo erano già quasi il doppio.
Quello che avrebbe dovuto fortificare la Germani, l’ha invece affossata. Alla pari di qualche fischiata arbitrale, tipicamente casalinga e frutto del momento. Ma non è colpa degli arbitri se l’unico canestro da lì alla fine è stata una tripla di Massinburg a 52” per l’89 pari che tale è rimasto nonostante Christon prima e il duo Jefferson-Diop poi abbiano avuto il pallone per evitare il supplementari. Dove era chiaro che una Germani con già out Petrucelli e Dalla Valle per cinque falli avrebbe avuto molte meno chances di vincere rispetto all’avversario. E infatti nell’overtime i biancoblù non hanno mai messo il naso avanti. Ma la partita a quel punto era già stata persa.
LA GERMANI SI BUTTA VIA, MA RESTA CAPOLISTA
A Sassari è avanti di dieci a tre minuti e mezzo dalla fine, ma sciupa tutto, va al supplementare e perde per la terza volta nelle ultime quattro uscite. Lo scivolone della Virtus Bologna a Pesaro consente di tenere il primo posto in solitaria
Sassari. La Germani perde la più incredibile delle partite, terza sconfitta nelle ultime quattro uscite compresa la Coppa Italia, non riuscendo a gestire un + 10 a tre minuti e mezzo dalla fine. Si fa trascinare al supplementare da una Sassari mix di talento e cuore e rimane prima in classifica solo grazie alla sconfitta della Virtus Bologna a Pesaro. E’ una Germani che si butta via, sprecando così la possibilità di ipotecare almeno il terzo posto (sarebbe andata a +6 su Milano a 7 giornate dalla fine…) in un campionato dove comunque la tonnara in fondo alla classifica aiuta a capire certe serate strane, lascia stare, che tanto questa Lba la potrai trovare sempre pronta a dirti un altro si.
Stavolta però per Brescia è un no. E anche se in ogni sport in Italia l’abitudine più diffusa è prendersela con l’allenatore, stavolta pensiamo che campioni celebrati come Bilan, Della Valle e Gabriel dovrebbe cominciare a farsi delle domande e a riguardarsi la faccia con cui a volte entrano in campo o giocano possessi che poi risultano decisivi.
Ventisei punti subiti nel primo quarto e ventisette nel secondo sono stati il tutt’altro che esaltante biglietto da visita con cui la Germani si è presentata al PalaSerradimigni. Con le triple di Kruslin, i canestri da sotto di Diop e quelli un po’ da ovunque di Charalampopolus il Banco di Sardegna è partito forte sull’11-5 ritoccato in 17-12 e 20-14, tenendo comunque sempre il controllo. Massimo vantaggio sul 24-15 quando è servita l’energia della panchina (Cournooh inizialmente poi Akele e Burnell) per far rientrare in partita la Germani ritrovatasi però a -9 sul 31-22 di inizio secondo quarto. Nel momento più difficile la Leonessa ha saputo piazzare un parziale di 12-2 con il quale è andata a condurre sul 33-34. Con Bilan e Della Valle non pervenuti (2 punti a testa all’intervallo lungo), gli uomini di Magro sono riusciti a tenere botta fino al 38 pari, ma nell’ultimo segmento di quarto gli esterni di Sassari (anche Cappelletti) hanno firmato un nuovo, mini allungo per il 53-48 del 20’ con gli ultimi tre punti frutto di una giocata di Tyree a fil di sirena, che ha fatto infuriare Magro, scagliatosi verbalmente contro Burnell reo di non aver fermato l’avversario, se non con il fallo quando ormai il folletto di casa aveva realizzato in penetrazione.
Poi però qualcosa è cambiato e infatti nel terzo quarto, i biancoblù hanno iniziato a stare sotto i 20 punti subiti a quarto. Ma evidentemente era la serata della coperta corta. Non appena si alzava l’intensità difensiva, diminuivano le percentuali in attacco. Scivolata a – 7 (61-54 con un canestro di Tyree), la Germani con un 16-7 nel quale si è visto qualcosa di buono anche da Gabriel ha avuto la forza di impattare a quota 68 e poi di mettere pure il naso avanti. Con due triple di Massinburg, costruite benissimo nelle spaziature, per la prima volta in serata si è avuta la sensazione che Brescia avesse preso l’inerzia: è successo sul 70-76 del 28’. Massinburg è entrato in striscia nel quarto quarto e con Christon e Akele si è giunti al momento in cui nessuno dei 4000 all’interno del PalaSerradimigni poteva davvero pensare che la vittoria sarebbe sfuggita alla Germani: a 3’28” dalla fine dei regolamentari il punteggio era 76-86 con Brescia che aveva subito solo 23 punti nei primi 16’ del secondo tempo quando al 16’ del primo erano già quasi il doppio.
Quello che avrebbe dovuto fortificare la Germani, l’ha invece affossata. Alla pari di qualche fischiata arbitrale, tipicamente casalinga e frutto del momento. Ma non è colpa degli arbitri se l’unico canestro da lì alla fine è stata una tripla di Massinburg a 52” per l’89 pari che tale è rimasto nonostante Christon prima e il duo Jefferson-Diop poi abbiano avuto il pallone per evitare il supplementari. Dove era chiaro che una Germani con già out Petrucelli e Dalla Valle per cinque falli avrebbe avuto molte meno chances di vincere rispetto all’avversario. E infatti nell’overtime i biancoblù non hanno mai messo il naso avanti. Ma la partita a quel punto era già stata persa.