MAGRO: “DOBBIAMO CAPIRE COSA E’ SUCCESSO DAL +10 IN POI E PERCHÈ DELLA VALLE E GABRIEL NON HANNO SEGNATO DA 3 CON TIRI BUONI E PERCHÈ BILAN, IL PIU’ FORTE IN POST BASSO, SBAGLIA DEGLI APPOGGI. ERRORE MIO NEL GESTIRE IL DOPO COPPA ITALIA”

Il coach della Germani dopo l’incredibile sconfitta di Sassari: “Abbiamo dato un calcio al secchio del latte. Questa partita fa anche più male di quella di Pesaro perchè l’avevamo ripresa. Dopo Torino qualche giocatore è tornato non pronto, se dovesse ricapitare probabilmente non darei una settimana di riposo”

Sassari. Alessandro Magro non gira attorno al problema. Sa che la sua squadra ha buttato via due punti pesantissimi, sul campo di una squadra in un gran momento. Quello che è successo negli ultimi tre minuti e mezzo dei tempi regolamentari sarà un tarlo che rimarrà non poco nella sua testa. 

“Sapevamo che per battere questa Sassari serviva la mostra migliore versione – attacca Magro -. Abbiamo fatto molta fatica a controllare i loro isolamenti e i pick and roll. Siamo stati poco efficaci quando abbiamo provato a rubare palla. Il primo tempo ci è servito per capire cosa bisognava aggiustare, nel terzo quarto siamo riusciti a fare più difese consecutive ed avere così un buon flusso di gioco con cui andare anche a + 10. Purtroppo ci siamo spenti, mi prendo la responsabilità di aver messo Bilan quando Sassari andava con Gombauld togliendo Akele, che stava giocando un ottima partita. Non credo che quella decisione abbia inciso su tutta la partita, ma da lì in poi abbiamo dato il calcio al secchio del latte. Per vincere in trasferta dobbiamo essere più solidi. Continuiamo ad avere problemi dove non dovremmo averne e basta vedere le percentuali da 3 di Della Valle e Gabriel (0/5 e 0/4), che sono buoni tiratori e si sono presi buoni tiri. Ci alleniamo tanto anche ai liberi, ma continuiamo a sbagliarne troppi”. 

Quanto fa male questa sconfitta?

“E’ più dolorosa rispetto a quella di Pesaro perchè oggi l’avevamo ripresa in mano. Sassari è stata brava a strapparcela. Dobbiamo rimanere uniti come dicevo prima di venire qui. Arriveranno altre partite difficili. Potevamo vincere su un campo che sarà difficile per tutti. Dovremo capire cosa è successo negli ultimi cinque minuti. Abbiamo margini per migliorare, anche se la prossima partita non sarà quella ideale vista la forza dell’avversaria, ma dobbiamo rimanere con le facce giuste. Vogliamo finire bene questa regular season”. 

A proposito di facce: Gabriel, Bilan e Della Valle non avevamo quella giusta come invece Cournooh, Akele e Burnell, lo stesso Massinburg. Come lo spieghi?

“Sembro un coglione se dico che ci siamo allenati bene. Cosa puoi dire a Gabriel se sbaglia quattro tiri con metri di vantaggio? Idem Della Valle… In certi giocatori subentra la frustrazione. Cournooh e Akele avevano la faccia giusta perché la partita gli è arrivata in mano, Massinburg pure, gli altri oggi non l’avevano. Ho provato ad affidarmi ai pilastri nel finale, ma è andata male”. 

Non riesci quindi a spiegarti cosa sia successo nel non riuscire a gestire gli ultimi minuti?

“Sbagliamo con Massinburg la bomba del +11, loro fanno canestro poi prendiamo tecnico dopo fallo. Questo è un campo che accende la squadre di casa. Da lì in poi per questi episodi e per la mancanza di disciplina (l’antisportivo di Della Valle viene da un attacco dove non abbiamo fatto i blocchi, ndr) abbiamo perso la partita. Bilan è il miglior giocatore di pivot basso, se sbaglia due appoggi cosa devo fare: dire di non dargli la palla? E’ un momento così, quando piove poi grandina”. 

La squadra è stanca?

“Si, ma non perché abbiamo iniziato il 6 agosto. Ho sbagliato io a dare una settimana di riposo dopo la Coppa Italia e qualcuno è tornato non pronto”. 

Quindi dovevi dare meno giorni di riposo?

“Innanzitutto spero di non perdere più la prima di Coppa Italia, ma se dovesse succedere sicuramente gestirò in modo diverso il dopo”.