GERMANI, LA SETTIMANA PIU’ LUNGA PER PREPARARE AL MEGLIO IL MATCH CHE PUO’ INDIRIZZARE UNA STAGIONE

Lunedì prossimo al PalaLeonessa il big match con la Segafredo Virtus Bologna: in caso di vittoria gli uomini di Magro farebbero un gran passo avanti verso il primo posto in regular season

Sassari. La Sardegna in primavera è persino più bella che in estate. Temperatura già ottima per frequentare le spiagge (20° in questi giorni), poca gente in giro e nei campi è tutto un fiorire di colori quando invece, purtroppo, nei mesi di luglio e agosto ai lati delle strade domina il nero delle bruciature di quei folli incendi, che spesso vengono appicciati volutamente per vendette e messaggi trasversali. 

L’analisi. Per la Germani è stato un viaggio a vuoto perchè il match al PalaSerradimigni non è stato foriero di punti, e siamo già alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite (con Napoli in Coppa Italia e a Pesaro in campionato le altre due), ma non tutto è da buttare e lasciare sull’isola dopo il ko al supplementare con il Banco di Sardegna. Anzi. Il giorno dopo l’amarezza, l’analisi deve farsi più fredda e lucida. Coach Magro ha definito a botta caldo la sconfitta “ancora più amara di quella di Pesaro”, ma è fuor di dubbio che la prestazione è stata migliore. Anche perchè l’avversaria era di ben altra caratura, nonostante la Carpegna proprio questa domenica in casa propria abbia regolato anche la Virtus Bologna. Sassari è un livello più alto rispetto ai marchigiani e lo dicono anche i risultati della squadra di Markovic, che nelle ultime tre uscite ha fatto strike con le prime tre del campionato: Bologna, Venezia e appunto Brescia. 

Pur con prestazioni ancora una volta al di sotto dei loro standard da parte di tre primi violini come Della Valle, Bilan e Gabriel, la Germani è andata vicinissima a conquistare due punti che sarebbero stati di enorme peso nell’economia della corsa al primo posto, che i biancoblù sono riusciti comunque a tenersi stretto grazie al sopracitato ko della squadra di Banchi. Certo i primi due quarti non sono stati positivi sotto l’aspetto difensivo (53 punti subiti), ma essersi ritrovati a +10 a 3’ e 28” dalla fine del match significa che dentro i 45’ in terra sarda c’è stato anche tanto di buono. L’apporto della panchina, ad esempio, con Cournooh, Akele e Burnell capaci di diventare dei fattori oltre alla nuova, ottima, prestazione di Massinburg. 

Verso la super sfida. Quella che porterà al big match di lunedì prossimo al PalaLeonessa con la Segafredo Virtus Bologna sarà una settimana lunga e coinciderà tra l’altro con il doppio impegno di Eurolega per le V nere. Magro, rispetto all’amico e testimone di nozze Luca Banchi, ha quindi il vantaggio di poter preparare meglio il match che può decidere la regular season. Già perchè se Brescia dovesse far suo il bottino, andrebbe a + 4 sulla Virtus (difficile però pensare di ribaltare anche il -15 dell’andata) a sole cinque giornate dalla fine della prima fase e magari potrebbe ritrovarsi con lo stesso vantaggio anche su Venezia, che sarà impegnata domenica sul campo di una Cremona bisognosa di punti salvezza. Brescia-Bologna, insomma, potrebbe essere un crocevia per decidere chi potrà avere il fattore campo più di tutti nella fase scudetto. Ed essere testa di serie in un playoff, con serie al meglio delle cinque partite, ha sicuramente un valore più significativo che in una Final Eight di Coppa Italia dove i match sono da “win or go home”. 

Va da sè che per battere una corazzata come la Segafredo serviranno prestazioni al top da parte di tutti e nove i giocatori, che Magro può ruotare in attesa del rientro anche di Cobbins. Quindi facce giuste, per cortesia, fin da subito e consapevolezza di quello che ci si sta giocando. Che per una piazza come Brescia è un qualcosa di mai visto e proprio per questo il momento va goduto e sfruttato appieno.