Il coach della Germani sul match di Masnago: “Andiamo su un campo solitamente per noi indigesto, quando si perde viene meno anche un po’ di serenità, non dovremo scomporci di fronte alla loro facilità nel segnare da tre punti”
Brescia. Alessandro Magro ha presentato la gara di questo sabato alle 21 a Varese.
“Quel campo – dice il coach della Germani – è solitamente indigesto per noi negli ultimi anni, sarà una partita difficile, loro hanno perso in campionato le ultime due partite e hanno bisogno di vincere, vogliono provare ad allontanarsi dalla zona pericola della classifica. Rispetto alla partita di andata affrontiamo una squadra completamente diversa, hanno il merito di aver riportato in Italia un giocatore del calibro di Mannion, che è riuscito da subito a prendere in mano la squadra, hanno un sistema moderno di giocare, nel senso che fanno affidamento sul ritmo di partita, sono l’unica squadra in Italia che tira più da tre punti che da due e lo fa con percentuali decisamente buone, dobbiamo aspettarci una partita ad alto ritmo e di punteggio e dovremo essere bravi a non cadere nel tranello di seguire quel ritmo da corri e tira, siamo meno efficaci sicuramente nel tiro da tre punti. Noi abbiamo assolutamente bisogno di trovare una vittoria anche per riacquistare fiducia, veniamo da un periodo che abbiamo lavorato bene ma raccolto poco, dovremo avere la capacità mentale di non scomporci quando loro segneranno anche tiri difficili da tre punti, essere solidi e consistenti per 40 minuti e cercare di imporre il nostro gioco”.
Tutti gli avversari in generale vogliono mirare la capolista, ma per i tuoi giocatori questo sta diventando un peso?
“Non sempre si è abituati a gestire questa pressione, se vuoi imparare a gestirla però devi averla, dovremo concentrarci di trovare il nostro miglior livello di forma fisica che ancora non abbiamo, ogni squadra durante la stagione ha un piccolo momento di flessione, a noi è arrivato adesso, meglio adesso che tra un mese e mezzo, l’obiettivo è ora arrivare ai playoff nel miglior modo possibile, finendo la stagione come credo che questa squadra si meriti, dobbiamo provare a riaccendere quel fuoco che ci ha alimentato tanti mesi”.
I tuoi giocatori sostengono di essere sereni, lo confermi?
“Più continui a perdere ed è ovvio che la serenità un po’ la perdi, dopo la sconfitta con Bologna ho respirato un po’ di frustrazione perché ci eravamo preparati bene, ci sentivamo pronti, ad oggi siamo sereni, basta una scintilla per tornare ad essere la squadra che abbiamo dimostrato di essere”.
Cobbins come sta?
“Mike sta procedendo nel suo percorso di recupero, sta bene aspettiamo il riscontro con la risonanza, il rischio di farlo rientrare troppo velocemente ha poco senso, meglio ritardare una settimana adesso che perderlo per altre 4/5 partite, sappiamo che manca in questo momento non solo in campo ma per quello che rappresenta per la squadra”.
Varese sta giocando in questo modo un po’ rivoluzionario tutto americano, cosa ne pensi?
“La pallacanestro va molto in quella direzione, penso che ci si possa avvicinare a quel concetto ancora un po’ per gradi, devi avere la forza che ha Varese, hanno adottato questo sistema e devi avere la consistenza e la pazienza di continuare a giocare in quel modo, loro credono in quello che fanno, ovvio è che l’impatto del tiro da tre punti nel basket è importante e la voglia di correre per alzare i numeri di possessi è altrettanto fondamentale”.