LA RESURREZIONE DELLA GERMANI

La vigilia di Pasqua riporta il successo per i ragazzi di Magro, che erano reduci da quattro sconfitte in cinque partite: a Varese è match al cardiopalma. Un mostruoso Bilan risponde ai 37 punti di Mannion. E almeno per qualche ora i biancoblù ritrovano il primo posto e i playoff sono aritmetici

Varese. La Germani esce dal tunnel, costruendosi la vittoria più inaspettata per il modo in cui arriva. Sul campo maledetto (solo due successi, prima di questo, in diciannove partite) di Varese, gli uomini di Magro accettano un match da ritmi e punteggio alto (92-95) e lo vincono dopo aver rincorso per oltre due quarti, ma senza mai staccarsi dal match nella bolgia di un sold out (4600, con 150 dalla città della Leonessa) che avrebbe potuto tramortire dato che Della Valle e compagni si sono presentati a Masnago con una serie di 4 sconfitte in 5 partite. I biancorossi avevano il sangue agli occhi dopo aver saputo delle sconfitte di Pesaro e Brindisi: con una vittoria avrebbero chiuso il discorso salvezza e invece i due punti vanno alla Germani, che torna così in testa alla classifica almeno per qualche ora (Bologna giocherà lunedì il match casalingo con Pistoia) e tiene a distanza Milano e Venezia, vittoriose sui non semplici parquet di Reggio Emilia e Napoli. 

Contro le triple della Openjobmetis e un Mannion illegale (37 punti), Brescia risponde con la pazienza nell’andare a cercare e trovare nel pitturato un Bilan a sua volta mostruoso (25 punti, 7 rimbalzi e 11 assist). Ancora senza Cobbins e con Gabriel portato in ospedale a metà secondo quarto (vomitava sangue dopo una gomitata di Gilmore), Magro la vince con i quintetti small ball e anche con qualche zona adattata. 

Varese parte 17-9 con 4/4 da 3, poi Brescia va sotto canestro con il Bilan e rientra in partita e con un 14-5 chiude solo a -1: 22-21. Nel secondo quarto, Mannion ne mette 15 (sono 20 in totale) e consente ai biancorossi di andare al riposo lungo avanti 48-44. E’ una sfida a distanza con Bilan che va a bere il thè con 15 punti (7/10 mettendosi in pivot basso e segnando con i suoi gancetti in faccia a Spencer. La Germani non riesce mai a mettere il naso, ma con pazienza raggiunge la parità a quota 36. Petrucelli fa pentole e coperchi, difende (anche se Mannion è immarcabile) e segna da 3 (2/2). Della Valle si prende pochi tiri e infatti il suo score dice 5 punti al 20’. Magro prova anche una zona che diventa uomo, ma funziona a tratti sui bombaroli di casa e infatti i 26 punti subiti nei secondi 10’ dai biancoblù non sono un bottino da niente. Brescia ha il controllo dei rimbalzi (20-11), ma non delle palle perse (due in più della squadra di coach B). La brutta notizia per Magro è però l’infortunio al costato per Gabriel a -6’30” dall’intervallo lungo. 

Il terzo quarto inizia come il primo ovvero con l’inerzia per gli uomini di casa: 48-42, ma ecco che matura finalmente il primo vantaggio Germani sul 57-58 con Bilan poi replicato da una tripla di Della Valle (60-61), la prima e unica di serata per il Marchesino, e con un tap-in di Burnell arriva anche il +3 per gli uomini di Magro (60-63). Con le rotazioni ridotte, il coach di Castelfiorentino deve inventarsi un quintetto con Petrucelli da 4 e quindi quattro piccoli più Akele. Lo replicherà anche nell’ultimo quarto, a un certo punto con Burnell da 5. L’emergenza si dribbla anche così. Entra in ritmo anche Massinburg e con lui la Germani allunga sul 64-72 in chiusura di terzo quarto, quello in cui Christon mette punti e assist pesanti. 

(Una schiacciata di Bilan, grande protagonista del match)

Nell’ultimo tempino, Varese rientra più volte: sul 72-74 con una tripla di Besson, sul 79-80 con una schiacciata di Brown, ma Brescia alterna bene il gioco sugli esterni con Massinburg a quello sotto canestro con il mostruoso Bilan. L’84-89 e l’86-91 sembrano gli allunghi decisivi, ma Mannion non molla mai e trova una tripla persino a 2” dalla fine per il 92-93. Contrariamente a quanto fatto a Sassari, stavolta Brescia non dà il calcio al secchio del latte e tocca a Della Valle coronare una prestazione personale non certo tra le migliori con due tiri liberi che valgono oro quanto pesano. E da oggi la Germani è anche la prima squadra aritmeticamente qualificata ai playoff scudetto.

(I tifosi di Brescia nella solita “gabbia” di Masnago)