Il coach della Germani in vista della partita di domani sera: “Mi aspetto voglia di imporre il ritmo, mentre lavoriamo anche in ottica playoff: il mese di marzo è stato difficile, anche se quella di Pesaro è stata l’unica partita veramente brutta. L’assenza di Cobbins continua a pesare in difesa: la settimana prossima ci sarà un altro check mentre Gabriel si è allenato con alcuni acciacchi in fase di gestione e ci sarà”
Brescia. Nella volata finale per il miglior piazzamento in stagione regolare, quello di sabato contro la Bertram sarà il primo di due appuntamenti fondamentali per la Germani: Brescia sfida una delle squadre più in forma del campionato mentre cerca di ritrovare il ritmo e le rotazioni in vista della post-season. Ecco la presentazione della sfida da parte di coach Magro.
“Iniziamo un mese molto importante, con 4 delle 5 partite che ci dividono dai playoff: come sottolineava Recalcati, sono anni che non ci sono quattro squadre divise solo da 2 punti nelle ultime 5 giornate, dato che in passato il divario era molto più netto. Con Tortona giochiamo una partita difficile per sfruttare al meglio il fortino del PalaLeonessa in questo finale di stagione: anche per avere un primo turno playoff con il fattore campo, quando dovremo essere pronti fisicamente e mentalmente. Cerchiamo di continuare a fare risultati positivi e ci teniamo a far bene davanti ai nostri tifosi: ora l’obbiettivo è di avere la forma migliore dal punto di vista fisico e mentale in ottica playoff”.
Il coach di Castelfiorentino prosegue presentando la squadra piemontese, una delle più in forma in questa fase di stagione. Che garà sarà?
“Tortona è una delle squadre più in forma del momento: De Raffaele è riuscito a vincere 8 delle ultime 12 partite (stesso record di Brescia, ndr), hanno cambiato marcia dal punto di vista difensivo grazie anche alla protezione del ferro di Kamagate e hanno un modo di gestire i giocatori simili al nostro. Hanno 11 giocatori coinvolti, 9 che segnano almeno 7 punti a partita e 4 in doppia cifra con solo 11 punti segnati: non ci sono chiari punti di riferimento. È una squadra fondata su giocatori del calibro di Ross, che è stato l’ultimo MVP del campionato, e Dowe: credo che nella nuova gestione abbiano ritrovato tantissimo Obasohane altri giocatori come Weems, Baldasso e Strautins. Hanno la possibilità di usare il loro tiro da 3 punti per aprire l’area: Tortona ha tirato più da 3 che da 2 nelle ultime 5 uscite, per una media totale di 33 volte a partita, ancora più di Varese che abbiamo affrontato sabato scorso”.
“Con un approccio diverso e meno frenetico, grazie alla capacità che hanno di attaccare i closeout e giocare in penetra e scarica diventano una squadra molto difficile da affrontare. Sono sicuramente una squadra che lotta per un posto playoff e credo che, per investimenti, per qualità ed efficacia del lavoro, possano ambire ad una buonissima posizione in classifica. Sfruttando il roster che ha, De Raffaele può sfruttare la zona che aveva già usato a Venezia e anche i cambi sistematici: sono cose che abbiamo affrontato in settimana, da parte nostra servirà una partita con energia e attenzione. Alcuni quintetti di Tortona hanno tanti chili e centimetri da spendere e ci sono giocatori preziosi che escono dalla panchina: le prossime 2 sono partite di cartello che vogliamo giocare con il coltello tra i denti. Da queste dipenderà tanto di come finirà la stagione, vogliamo provare ad arrivarci leggeri: dopo Pasquetta siamo tornati primi in classifica e dovremo viverla con serenità. Dobbiamo provare a ritrovare un po’ di serenità. In alcuni frangenti, ultimamente, abbiamo un po’ perso il sorriso sulle labbra, speriamo di recuperarlo”.
Come stanno Cobbins e Gabriel?
“Gabriel si è allenato, si porta dietro acciacchi che aveva anche a Varese: sono tutte cose che sono in gestione, ma si è allenato. Mike sta continuando il suo percorso e avrà un check settimana prossima: speriamo di avere il via libera per aumentare i carichi e riaverlo il prima possibile. Non sarà in campo sabato. Gli altri, a parte qualche influenza e acciacco, sono in mano all’eccellente staff medico che sono sicuro mi darà tutta la squadra tranne Mike pronta a dare battaglia”.
La partita di sabato è stata abbastanza unica sul piano tattico: senti che possa essere una vittoria significativa, anche dal punto di vista emotivo, che traghetta fuori dal momento di difficoltà?
“Questa squadra, fortunatamente, non aveva mai perso più di una partita al mese nei primi mesi e mai 2 partite di fila in campionato: il mese di marzo è stato difficile, considerando che abbiamo perso 3 partite su 5. Bisogna ogni tanto fare mea culpa e cercare di capire, come abbiamo fatto, quello che non ha funzionato: è anche vero che a Pesaro è stata l’unica partita giocata veramente brutta. A Sassari l’abbiamo un po’ buttata e poi abbiamo perso in casa contro una Virtus Bologna che ha meritato la vittoria. Anche il calendario incide con questo tipo di tendenza: vincere aiuta e vincere fuori casa ha ancora più valore. Spero e mi aspetto, dopo questa settimana di allenamento, che la squadra abbia ritrovato quella voglia di imporre il proprio gioco, pur sapendo che la partita di Varese era molto sui generis per stile di gioco e scelte strategiche. La partita di Tortona rientrerà più nei canoni della normalità, con loro che avranno più fisico per difendere sul post e noi che dovremo mettere in campo una bella prestazione di squadra”.
State già lavorando in modo diverso in vista dei playoff?
“Per quanto riguarda il lavoro settimanale, quello che fanno i giocatori con il preparatore Roberto Iezzi è in previsione anche dei playoff, per la gestione dei carichi. Per quanto riguarda la gestione sul campo, continuiamo a lavorare con la squadra per essere pronti in ogni evento: da qui alla fine cercheremo di fare allenamenti sempre più intensi e con più concentrazione. Do solo due dati sulla scorsa stagione: l’anno scorso abbiamo fatto 136 allenamenti in una stagione, con tante partite in Europa, e tante non erano sessioni impegnative, considerando gli impegni ravvicinati. Ad oggi siamo ancora a 5 giornate da giocare e l’allenamento era il numero 153 e arriveremo sicuramente a 175-180: il discorso è che si tratta di una squadra che ha tante ore di lavoro sulle gambe e nella testa. Dovremo alleggerire pure quello: quindi livello di intensità e di concentrazione alto, sapendo che a questo punto i messaggi devono ormai essere recepiti e che ora si tratta di tattica e di aggiustamenti”.
Questo ciclo da 3 partite composto da Varese, Tortona e Venezia sembra presentare impegni con difficoltà crescente: la priorità ora è ritrovare la difesa, che a Varese non ha fatto ancora benissimo?
“Non è solo la difesa, ma è la metà campo in cui la nostra assenza sta pesando di più: l’infortunio di Mike ha grandissima incidenza e non una cosa casuale. Sembra una stupidaggine, ma l’assenza di Mike ci ha costretto a fare delle rotazioni e dei quintetti che non avevamo mai visto prima della partita contro Pesaro. La speranza sarebbe sempre quella di avere più problemi di scelta con tutti i giocatori disponibili, piuttosto che avere scelte obbligate da fare”.
Come sarà ritrovare De Raffaele, con cui hai iniziato la tua carriera a Livorno?
“Quando parlo di me parlo sempre di Siena che mi ha formato cestisticamente, ma se io sono qui a parlare con voi e faccio questo lavoro è perché De Raffaele mi diede la possibilità di fare il suo assistente a Livorno. Tra l’altro, già con tutti i biglietti per le Olimpiadi di Atene che avevo acquistato… e a cui non sono mai andato. E’ stata un’ottima esperienza con grandi giocatori: Walter mi ha dato la possibilità di iniziare questo lavoro e lasciare l’università e l’ho seguito dopo anche a Reggio Calabria, quando c’era anche Sandro Santoro. Successivamente c’erano state delle piccole possibilità di tornare a lavorare insieme quando lui era a Venezia: alla fine non si sono concretizzate, ma per quella porta che si chiuse se ne sono aperte altre. Ora ci sfidiamo di nuovo, con due squadre che credo siano le due società che più di tutte per investimenti e risultati negli ultimi anni stanno provando a sfidare le grandi”.