AKELE: “NASCO DA TRE, CRESCO DA QUATTRO, MI ESALTO DA CINQUE”

Il jolly della Germani sempre più protagonista: “Il basket moderno esige questi cambiamenti. A inizio ripresa con le fiammate di Christon abbiamo capito che potevamo vincere questa partita”

Brescia. Per certi versi, l’MVP di serata è proprio il #45 che ha giocato prevalentemente nel ruolo di cinque, vista l’assenza prolungata di Mike Cobbins, dando egregiamente il cambio a Miro Bilan e riuscendo, come dice lui, ad esaltarsi anche in questo ruolo. Giù il cappello di fronte a Nicola Akele.

“E’ stata una vittoria sofferta fino alla fine; nel secondo tempo abbiamo avuto più controllo sulla partita mentre nel primo tempo un pò di difficoltà in attacco. Le fiammate di Semaj (Christon, ndr) all’inizio del terzo quarto hanno dato la molla per riuscire a vincere una partita difficile. Loro sono una bella squadra e la vittoria, rispetto all’andata, non era scontata . Sicuramente rispetto alle ultime uscite siamo stati più costanti”.

E’ evidente che rispetto a inizio stagione ora sei più un “cinque”. Vista la carenza di giocatori in questo ruolo in maglia azzurra, pensi che coach Pozzecco dovrebbe fare un pensierino su una tua convocazione? Te lo aspetteresti?

“Io nasco come tre, evolvo da quattro e all’esigenza gioco da cinque. Anche se da quattro sono più abituato, ci sono partite in cui, come oggi, da cinque mi esalto perciò cerco di stare pronto per tutti i ruoli perché il basket odierno lo esige. Semmai verrò convocato in Nazionale, ne sarò sempre felice”.

Da 5 stai facendo vedere ottime cose con gli short roll e in difesa con gli aiuti e recuperi molto veloci. Non sembri proprio prestato a questo ruolo…

“Sì, devo dire che alla fine le mie qualità migliori sono il rollare, giocare in area, fare i tagli e sono cose da cinque, mi adatto bene. In difesa riesco a marcare bene qualsiasi ruolo e mi aiuta anche da cinque coprendo con le mie braccia lunghe quanto più posso l’area”.

Stasera hai saputo gestire situazioni in cui ti è arrivata la palla anche con tre difensori addosso… E’ una cosa che hai percepito e come riesci a gestirla visto che hai fatto vedere di essere in grado di districarti molto bene?

“In realtà in allenamento giochiamo su queste situazioni. Io riesco ad avere la fiducia sapendo che in settimana ho lavorato bene e quando arrivo in partita, dove non è poi così contato far vedere questo, se ho la consapevolezza che l’ho fatto tutta la settimana e bene allora il frutto del lavoro esce e riesco anche a dimostrarlo”.