Il coach di Tortona sulla sconfitta al PalaLeonessa: “Volevamo arrivare punto a punto nell’ultimo minuto per mettere pressione a Brescia. Entrambe abbiamo fornito un’ottima prestazione difensiva, ma a noi non è bastato e la Germani ha imposto il suo marchio di fabbrica”
Brescia. Dalla sala stampa il coach della Bertram Tortona Walter De Raffaele analizza la sconfitta della sua squadra non senza rammarico, ma riconoscendo alla Germani i giusti meriti.
“Da parte mia e della mia squadra c’è sicuramente rammarico, il desiderio era di arrivare punto a punto all’ultimo minuto con Brescia che avrebbe sentito la pressione invece abbiamo subito uno strappo alla fine che poi è stato difficile colmare, Brescia da squadra capolista che è ha meritato la vittoria, negli ultimi minuti ci è riuscita con un aumento della fisicità, dall’altra parte noi abbiamo perso palle importanti, faticato sui rimbalzi e queste cose fanno la differenza, siamo riusciti a competere a viso aperto con la prima in classifica e c’è una parte di soddisfazione per questo, complimenti a Brescia”.
Per buona parte della gara è sembrato che i due coach abbiano ceracato di fare giocare male gli avversari più che giocare bene?
“Non so Alessandro, per quanto riguarda la mia squadra che ha un talento diverso da Brescia, sapevamo che dovevamo limitare alcuni giocatori come Bilan e direi che ci siamo riusciti, abbiamo giocato una partita difensiva di alto livello e lo stesso ha fatto Brescia, abbiamo fornito un’ottima prestazione per tanti minuti che purtroppo non è bastata perché la Germani ha imposto quello che è il suo marchio di fabbrica”.
E’ rimasto sorpreso nel finale quando Magro ha rinunciato ad alcuni suoi giocatori importanti?
“Brescia è anche questa, ha risorse anche dalla panchina. Quando si giocano queste partite, di un certo livello, i dettagli fanno la differenza e devi giocare una partita perfetta per vincere. Ci prendiamo di buono quello che abbiamo fatto e ci rimbocchiamo le maniche in vista delle ultime quattro partite dove cercheremo di fare il massimo”.
