Il coach della Germani dopo la vittoria numero 19 in 26 partite: “Mi è piaciuto il piglio difensivo. E’ una vittoria importante per la classifica, anche se non vogliamo guardarla, pensando solo a divertirci. Ultimamente avevamo un po’ perso il sorriso”
Brescia. Alessandro Magro comincia l’analisi del dopo partita ringraziando chi in una giornata da primo caldo, e in un sabato sera, è venuto comunque al palasport a sostenere la Germani e anche stavolta erano in 4500.
“Giocare in un palazzo così con questo entusiasmo, è veramente una grande vittoria per tutti, per il pubblico che ci sostiene e per tutti gli sponsor, siamo contenti di aver riacceso l’entusiasmo in questa città. Non era scontato avere un altro quasi sold out vista la giornata con 24 gradi e il fatto che in una città come Brescia non mancano le belle alternative a una partita di basket. Abbiamo vinto una partita molto difficile e complicata, siamo riusciti a giocare una gara difensiva importante, a mettere il corpo, c’è stata la condivisione del pallone con tanti giocatori che hanno trovato il canestro, mi è piaciuto il piglio difensivo, è una vittoria importante non solo per la classifica, ma ci siamo promessi di non guardarla, vogliamo pensare a divertirci e giocare insieme”.
Akele, che sostituisce Cobbins, è una presenza sempre più importante…
“Ha giocato una partita molto attenta sia in attacco che in difesa, è un giocatore eccellente e impeccabile, ha lavorato molto in estate per farsi trovare pronto e migliorato, è uno di quei giocatori che quando ne hai bisogno ti dà, sono felice che abbia fatto un’altra ottima prestazione”.
Gli short roll tra Burnell e Akele hanno svoltato la partita?
“Abbiamo deciso di giocare tanto le situazioni di lato-lato, loro due sono un po’ un rebus per gli avversari, così abbiamo deciso di cavalcare questa situazione tecnica, l’avevamo preparata e ha dato i suoi dividendi, Burnell è la quarta partita di fila che mette un energia enorme”.
Ritrovare tante cose che sono riuscite bene come difesa e condivisione dei palloni, in vista dei playoff dà ancora più fiducia?
“Credo che la gestione degli esterni sia stata buona, abbiamo ritrovato Gabriel con una partita seria, nelle ultime settimane avevamo un po’ perso il sorriso e non eravamo abituati, in questo momento la mia priorità era di giocare una partita così e cioè divertirsi insieme sia in attacco che in difesa, fondamentale è arrivare ai playoff con il sorriso sulle labbra che non è solo legato al risultato, ma nel condividere qualcosa”.
Nel finale hai rinunciato a Bilan e Gabriel per continuare a cavalcare Akele e Burnell: non era facile stavolta essere nei tuoi panni, se le cose fossero andate male chi li avrebbe sentiti gli ipercritici?
“Non voglio fare la vittima, ma essere nei miei panni non è mai facile. Quando hai tanti giocatori se le cose vanno bene sei stato bravo se vanno male sei stato… meno bravo giusto per non usare una parolaccia, ma avete capito cosa intendo. Bilan stasera ha fatto un po’ fatica, ho deciso di cavalcare quel quintetto che in quel momento mi dava di più, più fiducia e solidità, vedevo negli occhi dei giocatori la tranquillità, se un giocatore merita di stare in campo non faccio i cambi con l’orologio. Sono andato a sensazioni ed è andata bene quindi ci godiamo queste scelte”.