SE LA GERMANI SORPRENDE GLI AVVERSARI SUL LORO CAMPO DI BATTAGLIA PREFERITO…

Brescia. In pochi avrebbero forse immaginato che Brescia avrebbe vinto con Tortona segnando solo 72 punti, con solo 3 giocatori in doppia cifra e tutto il quarto quarto giocato con il quintetto piccolo. Eppure, la Germani ha sorpreso la Bertram Derthona sullo stesso campo di battaglia preferito dei piemontesi: con una difesa solida e fisica. E quando si parla di difesa, a Brescia tutto parte dalla versatilità e dall’aggressività portata dal secondo quintetto. 

Piccoli ma combattivi. I dati statistici principali che racchiudono il grande successo difensivo della Germani sono il conto delle palle perse di Tortona (14), la vittoria di Brescia nella lotta a rimbalzo (43-35, nonostante la Germani abbia giocato 22 minuti su 40 senza un centro di ruolo in campo) e i 29 punti totali concessi alla Bertram in tutto il secondo tempo. Ripartendo dalla versatilità e dall’aggressività della sua second unit, Brescia ha chiuso la strada per il canestro ai piemontesi e ha ritrovato la sua miglior difesa. 

Nei minuti in cui sia Akele che Burnell sono rimasti in campo, Brescia ha vinto il confronto con gli avversari di 12 punti. L’ex Treviso ha resistito al meglio contro i 211 cm di Kamagate, mentre l’ex Sassari è stato prezioso nel recuperare palloni sotto canestro e a rimbalzo: con loro in campo e una rotazione nel reparto esterni composta da almeno 4 difensori su 5 molto positivi, Tortona ha passato tanti minuti senza avere “target” avversari da poter attaccare. Con Akele da “5”, anche ottenendo dei cambi era difficile per Tortona trovare un chiaro vantaggio: si potrebbe prendere ad esempio anche l’ultimo possesso della partita (video sotto) con Akele che riesce comunque a rimanere sulle tracce di Ross, nell’accoppiamento difensivo che sulla carta doveva essere il più arduo per la Germani. 

Contro la fisicità della Bertram, Brescia ha risposto collassando bene in area e lasciando qualche conclusione da fuori sugli scarichi: un rischio calcolato che ha portato dividendi (7/31 da 3 di Tortona). Bravissimo Magro ad insistere su questo assetto per tutto il 4Q, con De Raffaele che si è dovuto adattare.

La coppia Akele-Burnell come perno per ritrovare la difesa. La second unit è stata un’arma importante di Brescia per tutta la stagione e continua ad essere un’ancora importante anche nel post-Coppa Italia: numeri alla mano, i giocatori con il maggior rendimento da marzo sono Massinburg (+14 punti su 100 possessi), Burnell (+10.4) e Akele (+4.8). Dal momento dell’infortunio di Cobbins, nei 56 minuti giocati da Brescia con in campo Akele e Burnell la Germani ha avuto un saldo totale di +25 punti e un defensive rating di 95.1 (per dare un riferimento, l’Olimpia Milano che è in questo momento la migliore difesa del campionato è a 102). 

Sono numeri sempre da trattare con le pinze perché influenzati anche dal rendimento degli altri giocatori in campo, ma qualcosa ce lo dicono. L’aggiunta di Mike Cobbins (forse già domenica contro Venezia) non toglierà nulla a questo rendimento difensivo: anzi, darà più peso e più verticalità in area senza togliere la possibilità di essere aggressivi e di cambiare sistematicamente. Qualche equilibrio andrebbe ritrovato in attacco, ma Brescia con questi assetti ha fatto bene per ben 20 giornate: non si presenteranno problemi. 

L’importanza nascosta di ADV. Proprio parlando dell’attacco, è in questa metà campo che si spiega l’utilizzo di un Amedeo Della Valle non in una serata brillante nell’ultimo quarto. L’attacco di Brescia si è dimostrato superiore alla, comunque, ottima difesa di Tortona creando con gli esterni, attaccando in palleggio i lunghi avversari e sfruttando il pick and roll. Seppur in una serata non proprio positiva, i raddoppi sistematici attirati dai pick and roll di ADV sono stati preziosi per creare situazioni di 4vs3 e per sfruttare l’abilità di Burnell e Akele di giocare in short roll e gestire il vantaggio.

Si vede bene soprattutto da azioni come la seguente: la presenza di Della Valle induce Weems ad uscire forte per non lasciare vantaggio al numero 8, con Burnell che si ritrova libero fino alla lunetta e Brescia che gioca una situazione di 4v3. L’ex Sassari legge bene il gioco e serve Akele sulla linea di fondo per due punti che vengono accreditati interamente a loro, ma che nascono tatticamente dalla presenza di Della Valle e dal raddoppio difensivo che attira (altri due esempi nel quarto periodo a 5’40” e 3:50” dalla fine). La Germani di coach Magro l’ha vinta anche così.