CHRISTON: “QUANDO IL GIOCO SI FA DURO, NOI SAPPIAMO REAGIRE. DOPO LA SCONFITTA CON BOLOGNA, MAGRO HA SCRITTO IN SPOGLIATOIO DI TORNARE A DIVERTIRCI. IL FINALE DI CAMPIONATO NON E’ COSI’ DURO E COMUNQUE CI FARA’ ABITUARE AI PLAY OFF”

Ieri sera a “Basket Time 2.0” il playmaker della Germani: “Preferisco attaccare il ferro agli arresto e tiro. In squadra ci sono tanti talenti, mi piace servirli. Con Venezia partita importante, anche perchè all’andata abbiamo perso. In Eurolega ci sono già stato, ora vivo alla giornata”

Brescia. Ospite a “Basket Time 2.0”, andato in onda ieri sera su Teleleonessa (canale 119 del digitale terrestre), sulle pagine Facebook di Bresciacanestro e di Cristiano Tognoli e sul canale Youtube di Cristiano Tognoli, Semaj Christon play della Germani Pallacanestro Brescia, ha parlato delle due differenti vittorie con Tortona e Varese, del big match di domenica con Venezia e del suo futuro.

Dopo la sconfitta con Bologna avete reagito con due vittorie con Tortona e Varese, cosa vi hanno dato in termini di consapevolezza oltre che di classifica?

“Dopo la sconfitta con Bologna siamo migliorati innanzitutto perché abbiamo vinto, ma anche perché siamo riusciti a dimostrare che quando il gioco si fa duro la squadra è in grado di reagire e giocare un gioco più sporco”.

Due partite molto diverse, a Varese si è gioca quasi ai 100 punti, con Tortona invece il punteggio è stato basso, cosa significa?

“Varese è una squadra che corre e molto veloce mentre Tortona tende a ridurre la velocità e fare più gioco e più fisica, noi siamo riusciti ad adattarci bene a questo ritmo di gioco e questo è importante”.

Cosa ne pensi dell’importanza della vostra panchina visto che Burnell e Akele sabato scorso sono stati decisivi?

“La panchina è molto importante, riescono a fare le cose molto bene, ci sono state alcune azioni un po’ confuse dove si è sentita la mancanza di Cobbins però siamo migliorati anche in questo nel gestire le situazioni”.

Come ha detto Magro, dopo la sconfitta con Bologna avevate perso un po’ il sorriso?

“Finita quella partita il coach è venuto negli spogliatoi e ha scritto sulla lavagna “divertitevi”, diciamo che sentivamo la pressione di essere primi e di aver perso delle partite strane, anche in allenamento non riuscivamo a divertirci”.

Partita vinta da Akele e Burnell, ma anche da canestri tuoi nel secondo tempo, sono stati schemi disegnati apposta quel mini-break che hai fatto ad inizio secondo tempo?

” Niente di programmato, solo istinto”.

Preferisci attaccare il ferro o fare arresto e tiro?

“Attaccare il ferro”.

Quanto ti ha aiutato giocare contro giocatori con cui ti allenavi l’anno scorso?

” Molto, conosci i punti deboli e attacchi su quelli. So cosa non piace a Severini e l’ho attaccato”.

Quanto ti senti cambiato nell’inserimento della squadra rispetto a Tortona?

“Di solito sono più aggressivo con il pallone, decido di andare a canestro e tirare, la Germani è una squadra di diversi talenti quindi mi sento bene anche a servire gli altri”.

E’ più talentuosa la Germani di quest’anno della Tortona dell’anno scorso?

“La Germani quest’anno sicuramente”.

Come gestisce un playmaker gli short-roll di Burnell e Akele?

“A parte Burnell e Akele che sono bravissimi in questo, però in squadra penso di averne un altro meglio di chiunque ed è Miro Bilan: con lui è facile giocare lo short-roll, sei in una botte di ferro”.

Sei d’accordo che il calendario più difficile delle ultime partite è quello della Germani?

“Noi dobbiamo prepararci per i playoff quindi ogni gara dobbiamo cercare di vincerla, non penso siano così dure, sappiamo che con Venezia sarà una partita importante, abbiamo perso all’andata e vogliamo ribaltare il risultato”.

Ti senti pronto a giocare in Eurolega ed a vincere lo scudetto?

“Quando arrivo in un posto mi piace vincere, in Eurolega ci sono stato, ma ora sono qui e vivo alla giornata”.

Fino a quanti anni vuoi giocare?

“Fino a che riesco gioco, come David Moss”.