MAGRO: “PRIMI O QUARTI? NON DICO SIA LO STESSO, MA IMPORTANTE E’ ARRIVARE A CERTE PARTITE STANDO BENE FISICAMENTE E MENTALMENTE”

Il coach della Germani proiettato alla gara di domenica con Venezia: “Loro hanno un alto tasso fisico e atletico, ma vogliamo vincere per metterli a distanza. Cobbins ci sarà, almeno per qualche minuto. Questa settimana abbiamo lavorato per avere più fluidità in attacco”

San Zeno. Quattro giornate alla fine del campionato e per la Germani domenica al PalaLeonessa è in programma uno scontro diretto contro Venezia nel “campionato delle prime quattro”. Il coach dei biancoblù argomenta: “Giocheremo davanti al nostro pubblico e sicuramente sarà un altro bel banco di prova per noi. Venezia è una squadra, che dopo Bologna e Milano ha costruito un roster profondo con la capacità di tanti giocatori di essere efficaci sui due lati del campo, hanno un altissimo tasso fisico e atletico, nonostante i loro alti e bassi nei risultati sicuramente sono una delle squadre più apprezzate e pericolose del campionato. E’ una partita che mette in palio due punti importanti, per noi vincere vuol dire metterli a distanza (+6, ndr), ma arrivare primi o quarti non vi dico che è la stessa cosa, ma non ha il valore che invece può essere arrivare alle partite più importanti fisicamente e mentalmente pronti, dovremo fare un ulteriore passo avanti rispetto alla partita di Tortona nella quale abbiamo fatto una prestazione difensiva molto importante, servirà grande fisicità per contenere il loro livello di atletismo, dovremo fare una partita intelligente dove bisognerà difendere la nostra area e combattere su tutte le palle vaganti e i rimbalzi, abbiamo lavorato per avere più fluidità in attacco. Venezia riesce ad essere molto performante in difesa, riesce ad imporre il suo fisico. Per portare a casa il risultato dovremo avere il nostro miglior vestito anche dal punto di vista offensivo”.

Cobbins ci sarà?

“Stiamo lavorando per averlo a disposizione, mi auguro che ci possa dare dei minuti ma non potranno essere tantissimi”.

A che grado di forma pensi sia la tua squadra per affrontare il finale di stagione?

“Credo che abbiamo ancora altri margini per crescere dal punto di vita offensivo, difensivamente ci stiamo ritrovando, abbiamo avuto uno stop dal punto di vista emotivo, abbiamo fatto delle brutte prestazioni e non eravamo abituati, nelle ultime due settimane invece vedo una squadra più serena non solo perché abbiamo vinto, ma perché ci stiamo ritrovando sia dal punto di vista fisico che tecnico”.

Sarebbe importante trovare un Bilan efficace in partita anche senza che segni?

“Abbiamo parlato tanto con lui per cercare di trovare le situazioni migliori, vogliamo mettere tutti i giocatori in condizioni di essere performanti per la squadra, sappiamo che Miro è uno dei migliori passatori tra i lunghi che c’è nel campionato, mi auguro esca una partita come quella di Varese, abbiamo bisogno di lui, che ci aiuti a creare”.

Christon con Tortona al rientro dopo la pausa lunga ha iniziata a cambiare la partita…

“E’ un momento in cui tutti cercano di ritrovarsi: Semaj, Kenny Gabriel, è solo quando tu ritrovi te stesso cha allora puoi metterti a disposizione della squadra, un giocatore che fa fatica a giocare la sua pallacanestro non può andare da un altro e dirgli cosa fare, devi avere credibilità, siamo ripartiti facendo dei passi indietro per ritrovarci, Christon è il giocatore che più di tutti si è sacrificato dall’inizio dell’anno, ha lasciato tantissimo del suo gioco per far funzionare la macchina, le prime tre azioni del terzo periodo sono semplicemente lui, ha avuto una sana voglia di dimostrare quello che sa fare, ha grande voglia di aiutare la squadra, ha bisogno di sostegno e non di essere additato perché è il giocatore che può farci fare il salto di qualità”.

Avete ritrovato più sorriso questa settimana?

“Noi crediamo tanto in quello fatto fino ad ora, ho sempre cercato di creare un clima in questi tre anni dove la gente venisse volentieri, il mio obiettivo è non far venire il mal di pancia, i giocatori devono giocare seriamente, ma senza perdere la gioia di giocare insieme o pensare troppo alla classifica, devono essere sereni e giocare in un ambiente sano e positivo”.

Della Valle ha snaturato quest’anno il suo modo di giocare, è una scelta tua e dello staff, tecnica o psicologica?

“Amedeo è molto bravo in questo, in Coppa fece canestri importanti, ma anche passaggi dove vinse il premio, abbiamo la necessità di coinvolgerlo in attacco perché può produrre, ma molte volte a fronte delle difese che le squadre fanno su di lui è difficile avere un tiro; può cercare passaggi ed è molto migliorato, sa che deve produrre per la squadra e sa che quando è libero deve tirare, ma può essere efficace anche se segna poco perché ha attirato la difesa su di sé”.