MAGRO FIRMA UN ALTRO CAPOLAVORO TATTICO: “LA PARTITA PIU’ BELLA DELLA STAGIONE. ABBIAMO GIOCATO INSIEME E DURI. NON GUARDIAMO LA CLASSIFICA, TANTO AI PLAYOFF PUO’ SUCCEDERE DI TUTTO. BENE LA ZONA”

L’allenatore della Germani giustamente euforico dopo la vittoria su Venezia, ma non vuole guardare troppo in là: “Siamo riusciti a mettere sassolini nei loro ingranaggi, limitando Tucker. Efficaci con Bilan anche senza doverlo servire spalle a canestro. Avremmo difeso a zona anche senza l’infortunio di Petrucelli. Akele sempre più il nostro jolly”

Brescia. La vittoria della Germani di questa domenica è anche, se non soprattutto, di Alessandro Magro e della sua capacità di adattarsi agli avversari e alla situazione, che in questo caso ha presentato anche l’imprevisto dato dall’infortunio di John Petrucelli. Eppure, l’allenatore di Castelfiorentino, già decisivo con le sue mosse contro Tortona, non ha battuto ciglio sfoderando un’inedita zona 2-3 e guidando la Germani alla terza vittoria consecutiva, sempre in solitaria al primo posto. Ecco il suo commento.

“Penso di non esagerare se dico che questa è forse la partita più bella della stagione e in questa serata è un po’ racchiuso quello che vogliamo essere: provare a giocare insieme e duro. Ci sono stati momenti in cui non lo abbiamo fatto e abbiamo peccato di aggressività e attenzione: siamo andati sotto ma non ci siamo scomposti e abbiamo ritrovato la quadra. Tutti, o in attacco o in difesa oppure in entrambi, hanno dato contributo: ci siamo promessi di non guardare la classifica perché sappiamo che può succedere di tutto ai playoff e non lo faremo stasera. Vorrei però che i ragazzi si ricordassero questa serata magnifica davanti al nostro pubblico, che spero sia orgoglioso. E’ stata una partita senza un giocatore importante per noi come Petrucelli, che verrà rivalutato in settimana dopo un problema che ha avuto stamattina. Non aveva senso rischiarlo. Se la partita che è venuta fuori è questa, può prendersi un’altra settimana di riposo…”.

Uno dei temi più importanti della partita difensiva della Germani è stata la zona 2-3, una mossa inedita nella stagione di Brescia…

“Abbiamo usato la zona ed è uscita bene: gli abbiamo messo qualche sassolino negli ingranaggi e abbiamo limitato bene un giocatore come Tucker. Abbiamo dovuto cambiare difesa quando Heidegger e Wiltjer erano in campo e non potevamo più speculare su alcuni loro giocatori: abbiamo fatto male sul pick and pop all’inizio poi ci siamo adeguati. Siamo riusciti a giocare per la prima volta con Bilan molto efficace anche senza servirlo tanto spalle a canestro: penso poi che sia la miglior partita di Christon a tutto tondo, nel gestire le situazioni e servire i compagni. C.J. e Amedeo si sono alternati nei momenti difficili e hanno avuto in mano i palloni più pesanti. Dovrei citarli tutti: Akele ha fatto una bella partita difensiva, Burnell sta rendendo tantissimo e la sua energia è contagiosa. Siamo felici di avere ancora Mike con noi: doveva giocare 10 minuiti e alla fine sono stati 11. E’ una vittoria del mio staff, per come ha preparato la partita: faccio gli auguri a Matteo Cotelli che è diventato papà. Ed è la vittoria dei giocatori che hanno interpretato al meglio il gameplan: ci godiamo la serata, ma non è finita qua. E’ comunque una bella partita dopo un periodo difficile, penso che sia un ulteriore step in avanti”.

Kenny Gabriel con coach Alessandro Magro (foto di Vittoria Russo)

E’ stata forse la partita più tattica della stagione: un antipasto di playoff

“Dobbiamo prepararci ai playoff e a quelli che poi saranno gli aggiustamenti da fare nel giocare più volte contro la stessa squadra. Questa era una partita che si prestava per una cosa che non avevamo mai fatto in 3 anni, ovvero la 2-3: l’abbiamo allenata durante la settimana, i giocatori ci hanno creduto. Sapevamo che dovevamo farla per più possessi e che avrebbero comunque trovato il modo per segnare: l’abbiamo allungata tutto campo anche per mangiare qualche secondo ed è andata bene”.

Nonostante i numeri non gli diano risalto, è stato importante anche Akele, che si è messo bene sulle tracce pure di Tucker

“Pensavamo che potesse essere il giocatore più efficace, anche per la possibilità di contestare i tiri e le linee di passaggio con le braccia, su Tucker: Nicola oggi difensivamente può marcare dall’1 al 5. È ovvio che possa far fatica contro giocatori così grandi come Kabengele, però è una grande risorsa: è il nostro jolly, l’ho già detto. Si può adattare a qualsiasi situazione: ha giocato da 3, da 4 e da 5. Ha fatto una partita eccellente e ogni allenatore vorrebbe un giocatore così”.

La zona era già decisa prima dell’infortunio di Petrucelli?

“Era già decisa. È chiaro che dover adattare così le rotazioni e partire con 3 lunghi ha influenzato un po’: ma avremmo fatto zona lo stesso, anche con John. Magari non così bene o così tanto”.