L’allenatore della Germani a due giorni dall’inizio dei play off scudetto contro Pistoia: “Loro sono la squadra sorpresa, ottimi con il tiro da tre punti, ma sanno anche proteggere bene l’area. Noi dobbiamo ripartire dalla difesa, deve essere la nostra certezza”
San Zeno Naviglio. Dalla sede operativa, la conferenza di presentazione della gara 1 dei play off che vedrà la Germani terza classificata impegnata nella serie contro la Estra Pistoia quinta classificata. La parola va a coach Alessandro Magro prima delle domande della stampa presente:
“Oggi presentiamo la sfida contro Pistoia che, tra le squadre che pensavamo di trovare nei play off, a parte qualche brivido finale di regular season, era quella più probabile. La voglia di iniziare questi playoff è tanta, alla luce anche di un percorso di regular season che ci rende sicuramente felici e soddisfatti e durante il quale abbiamo dimostrato di saper mettere in campo una buona pallacanestro sia in attacco che in difesa, di competere tenendo anche la testa della classifica per tante giornate. Per questo credo che sia sempre bello ricordare che essere qua per fare questa conferenza non è mai scontato, visto che l’anno scorso in questi giorni purtroppo eravamo già in vacanza a seguito di quell’ultima partita a Scafati. Affrontiamo sicuramente la grande sorpresa della stagione che aveva iniziato con 4 sconfitte in fila dopo aver vinto meritatamente il campionato di A2, costruita in maniera eccellente da Sambugaro e da tutto lo staff che ha partecipato e contribuito alla scelta dei giocatori con un budget sicuramente più basso rispetto ad altre squadre ma che tuttavia, quando si hanno in mente delle idee, ti porta a fare delle scommesse. Coach Nicola Brienza è stato molto bravo a mettere tutti insieme e con capacità e un pizzico di fortuna nel fare in modo che tutti i tasselli vadano al loro posto. Non è un caso che Pistoia come noi sia una delle squadre che ha cambiato di meno dall’inizio della stagione, perché hanno trovato continuità e grande entusiasmo.
Sono una squadra che nonostante abbia nel PalaCarrara un campo molto caldo, per assurdo, delle 15 vittorie che sono arrivate, 8 sono state in trasferta, anche su campi difficili e importanti, perché è una squadra che sa giocare e leggere, ma che ha grandissimo talento soprattutto nella metà campo offensiva.
Siamo impazienti di iniziare e abbiamo voglia di misurarci, e tuffarci in questo nuovo inizio. Abbiamo fatto una settimana di allenamento molto positiva, i giocatori sono concentrati ed hanno voglia di provare a dimostrare quello che può essere il loro valore, e in maniera molto umile, la possibilità di misurarsi con partite che da ora in avanti avranno un peso specifico molto elevato. Sappiamo che per disputare bene i playoff, e per cullare sogni ambiziosi, non si può fare a meno della difesa e da quella, che è stata una delle migliori del campionato, dovremo sicuramente ripartire. Lei deve essere la nostra certezza a prescindere dall’avversario che incontreremo. Nel caso specifico di Pistoia, sappiamo bene come sono costruiti e hanno nel pacchetto esterni, Moore e Willis, che sono risultati alla fine della stagione miglior marcatori del campionato. Moore soprattutto nel ruolo di playmaker è in grado di creare tantissimo con la palla in mano sia per sé sia per i compagni. In Varnado un altro giocatore capace di ballare nel ruolo di 3 o 4, e che ha doppia dimensione con la capacità di attaccare dal palleggio, capacità di tirare da 3 punti e una grande pericolosità spalle a canestro. Ogbeide è sicuramente un’altra grande sorpresa del campionato, che ha dimostrato di tenere il livello, e di saper lottare sotto i tabelloni e proteggere l’area con le sue doti di stoppatore e di saltatore. Sono una squadra che ha 6 giocatori sempre in rotazione (Wheatle e Hawkins), e l’impatto degli italiani, grazie ad un grande senso di appartenenza, gli ha dato la possibilità di avere grandi prestazioni e grandi vittorie anche grazie all’apporto di questi giocatori. Non per ultimo il grande impatto del tiro da 3 punti perché sono una squadra che riesce a creare dal palleggio, crea tante situazioni di penetra e scarico e hanno tanti giocatori in grado attraverso gli isolamenti o i pick and roll di innescare quella che è un’arma che nella pallacanestro moderna ha grandissimo impatto”.
Sarà una serie lunga e complicata, in cui tanti saranno gli elementi da mettere sul tavolo e che non escluderà, come spesso accade nel corso della serie, vari aggiustamenti e adattamenti che si potranno fare, per incidere sul risultato finale. Dobbiamo assolutamente pensare ad una partita alla volta con grande umiltà e con grande voglia di dimostrare quello che può essere il nostro valore. Per alzare l’asticella rispetto agli anni passati, vogliamo fortemente provare a passare il primo turno e accedere per la prima volta alla semifinale da quando ho la fortuna di guidare questo gruppo da Capo Allenatore e non potremo farlo da soli. Al netto delle polemiche, o di quello che si è scritto e detto in questo giorni, non voglio assolutamente entrarci, ma mi aspetto, spero e auguro di avere un palazzo pieno e caldo perché abbiamo assolutamente bisogno del sostegno di tutti e abbiamo la voglia di provare ad avere grandi prestazioni anche per i nostri tifosi e insieme ai nostri tifosi”
Sei preoccupato dell’aspetto mentale di una serie in cui giochi contro un avversario per il quale sostanzialmente i play off sono un premio a seguito di una stagione straordinaria, per loro sarà una festa e potrà giocare a mente completamente libera e lo ha già dimostrato contro grandi squadre come Bologna, Venezia e Milano in campionato?
“ No non mi preoccupa questo aspetto anche se capisco ciò che hai detto. Arriveranno a mente libera con la consapevolezza di tutto ciò che hanno fatto. Ma non penso che vogliamo venire a fare gli spettatori paganti. Verranno sicuramente per cercare di fare un passo in più. Vedo la mia squadra molto settata e concentrata. Soprattutto non è una partita in cui se sbagli vai a casa come in Coppa Italia, sarà una serie lunga. Come ho detto all’inizio, ci sarà da pensare una partita per volta e semmai si dovrà mantenere la concentrazione in caso di necessità di una gara 5. Non penso che la mia squadra arrivi snobbando gli avversari. Siamo pronti, abbiamo un enorme rispetto di ciò che ha fatto, per merito, questo avversario. E’ proprio questo che ci da la consapevolezza di avere preparato la partita nei dettagli, come fosse una finale scudetto. Siamo consci del valore di Pistoia e consapevoli di ciò che dobbiamo fare noi senza sottovalutarli. Sappiamo che potranno metterci in difficoltà, ma perché ne hanno le qualità e non perché noi mentalmente non avremo la stessa voglia di vincere”.
Come sta John Petrucelli?
“John sta proseguendo il suo percorso per provare a rientrare. Abbiamo fatto un lavoro differenziato per lui e sicuramente verrà in panchina. Vedremo se riuscirà a darci la disponibilità di qualche minuto in campo. Ovviamente, ma come anche altri giocatori, non è al 100% ma questa non vuole essere una scusa”
Visto che potrà essere una serie lunga, cosa ti aspetti da gara 1? Che tipo di partita vuoi che sia al di là dell’aspetto tattico?
“MI aspetto una partita da play off, dove si possa cercare di fare tesoro di quelli che sono stati questi nove mesi insieme, di queste centinaia di allenamenti, in cui abbiamo vissuto esperienze positive e negative dove ci siamo portati l’antidoto per poter gestire quando le cose non vanno bene perché ci saranno questi momenti. Mi aspetto che la squadra esprima un livello di pallacanestro e di fisicità, visto che ne abbiamo la possibilità, mi aspetto semplicemente che si abbia la voglia di giocare insieme e di dimostrare insieme ciò che siamo in grado di fare e”
Cosa ti aspetti dai tuoi giocatori italiani perché spesso nei play off, giocando ogni due giorni, si deve fare conto su di loro e credo che tu abbia anche avuto modo di utilizzare parecchio, basti pensare a Nicola Akele che ultimamente ti ha dato dei riscontri importanti. Che differenza possono significare per te in campo?
“E’ una domanda giusta ma non credo sia giusta per come siamo costruiti noi. Tutto l’anno abbiamo dato tanti minuti a tutti. Siamo una squadra profonda che ha saputo andare oltre a determinate assenze. E’ da Febbraio che purtroppo non siamo mai stati al completo. Condivido con te che Nicola che già a Pistoia all’andata aveva sostituito Petrucelli, oppure quando Mike Cobbins è stato infortunato ha giocato anche da 5. Da lui mi aspetto una partita solida sia da un punto di vista difensivo che offensivo come ha dimostrato in quanto a presenza al di là dei sedici punti, anche nella sostanza. Sappiamo perciò quanto sia prezioso. Nel pacchetto italiani c’ è un Amedeo della Valle che è italiano di passaporto ma produce quanto uno dei migliori stranieri del campionato, c’è un David Cournooh che ha fatto un ottimo campionato. Per come noi abbiamo costruito la squadra, rispetto anche a Pistoia che gioca stabilmente con i cinque americani e poi utilizza gli italiani, noi abbiamo sempre distribuito responsabilità, minuti e tiri su dieci giocatori (quando ne abbiamo avuti dieci). Perciò mi aspetto da parte di tutti una partita di grande sostanza. Sono d’accordo con te sul fatto che in una serie, capiterà a uno degli italiani di dover fare una prestazione al di sopra dei propri standard, quello starà a noi e ai giocatori stessi di avere la capacità di equilibrare il tutto. Quello che mi interessa è che la squadra si esprima nella sua interezza, in attacco condividendo il pallone e in difesa limitando le scorribande die loro creators”
Hai in questa squadra tanti leader, e per fare nomi cito Gabriel, Christon, Della Valle, Burnell, Bilan … sicuramente vi sono giocatori esperti e abituati a giocare partite di questo tipo. Quanto può essere utile questo?
“’E’ un valore aggiunto perché l’esperienza difficilmente si insegna in palestra e non si trova al supermercato. E’ una cosa che acquisisci attraverso le stagioni che fai., le sconfitte e le vittorie che hai fatto nella tua carriera. Non so come potremo indirizzare la serie partendo da gara ma mi basta vedere gli allenamenti di questi ultimi giorni per dire che sicuramente qualcosa è cambiato e che nella testa e nell’aria c’è qualcosa di diverso. Vedo i giocatori che hanno voglia, che sono pronti, parlano più del solito, si aiutano. Alla fine sanno che il palcoscenico è il loro e hanno voglia di fare bene. E non è un caso che i giocatori che cercano di fare di più sono quei giocatori che hanno più esperienza degli altri e hanno già vissuto partite o serie di questo tipo”
Hai un precedente nella tua prima stagione, una condizione molto simile. Cosa hai cambiato nella tua preparazione ai play off e in quella della squadra rispetto al lavoro fatto due anni fa? Cosa ti aspetti di cambiare nella gestione di questa serie?
“Nella gestione tanto dipenderà da quello che ci dirà gara 1. Abbiamo preparato uno scenario di opzioni molto ampio che cercheremo di dosare sperando di poter allungare la nostra permanenza nei play off. Credo che siamo abbastanza pronti, dopo nove mesi non ti inventi nulla, hai una identità e quella porti. La differenza rispetto a due anni fa quando abbiamo giocato contro Sassari in cui l’approccio era completamente diverso venendo da partite che contavano poco con persone che avevano smesso un po’ di allenarsi perché non volevano farsi male e con la necessità di inserire un giocatore come John Brown; quest’anno la scelta è stata di non inserire nessuno. Rispondo con una battuta che mi aveva fatto il mio assistente polacco quando appunto giocammo contro Sassari in cui Burnell e Bilan erano avversari di Brescia, ed era stata “se non li puoi battere cerca almeno di farli venire dalla tua parte” Mi auguro che Bilan e Burnell facciano esattamente la stessa serie che fecero a Sassari due anni fa!”. Battute a parte siamo una squadra più profonda che ha tante frecce a disposizione, e cercheremo di utilizzarle tutte quando il gioco e il momento lo richiederanno”
Gli addetti ai lavori dicono che Pistoia non è una squadra facile da affrontare poiché gioca fuori dagli schemi. Brescia è una delle poche squadre con un 2-0 nei confronti di Pistoia. Mi sembra che Brescia abbia una grande capacità di adattarsi ai loro piccoli che poi sono quelli che hanno fatto spesso la differenza in campo”
“Pistoia è assolutamente una squadra difficile da affrontare. Rispetto a tante altre partite dovremo cercare di avere un impatto difensivo molto importante sui loro esterni. Pistoia è la squadra che gioca più isolamenti di tutto il campionato (Moore-Willis-Varnado in tre giocano più di 60 possessi), sfruttano i ghost screen o dei blocchi guardia-guardia per provocare i cambi, giocano una pallacanestro con l’obiettivo di attivare i migliori giocatori che hanno come palleggiatori per creare per sé stessi. Il gioco parte dalle loro mani. Non dimentichiamoci però che quelle della regular season sono state due partite in cui lo scarto finale in doppia cifra ma mai uccise da subito. Lo spirito dovrà essere quello di giocare cinque partite da vincere di uno all’ultimo secondo ”
(foto in evidenza di Gianluca Scalvini)