L’ala della Germani è partito in quintetto da 3 al posto di John: “Cerco sempre di farmi trovare pronto. Il canestro in reverse? Quando vedo gli spazi liberi mi ci butto”
Brescia. Nicola Akele è stato autore di un’altra ottima prestazione nella gara 1 di play off scudetto con Pistoia: “La partita ha funzionato alla grande il primo tempo, il secondo tempo cambiato tutto, loro hanno preso fiducia, come nella partita di ritorno in campionato, il nostro merito è stato che nel momento che potavamo disfarci ci siamo riuniti e abbiamo trovato la vittoria, trovato energia e qualcosa dentro per poter vincere la partita, ci saranno spunti sicuramente per gara 2 che sarà una battaglia”.
Hai fatto le veci di John Petrucelli partendo in quintetto da 3…
“Come ho già detto cerco di farmi trovare sempre pronto, la squadra può contare su di me, sono un collante per la squadra”.
Stasera hai fatto uno dei più bei canestri di quando sei a Brescia, linea di fondo e reverse, velocità di piedi, classe, forza….
“Ho sempre avuto questa cosa, quando ho l’opportunità lo faccio, è il mio marchio di fabbrica, è una cosa che mi piace fare”.
Un commento sulla prestazione di Miro Bilan?
“Siamo fortunati ad avere un giocatore come lui, ci sono pochi lunghi come lui, mentalmente era li con l’approccio giusto, in attacco un riferimento, ha dato sicurezza a tutti noi”.
Dopo il secondo tempo, cosa non ha funzionato?
“L’attacco ci siamo bloccati e demoralizzati, non riuscivamo più a creare le nostre occasioni e abbiamo fatto tiri forzati, quando non segni poi anche la difesa si trascina, ma non è stata la difesa il problema”.
Il quintetto con Della Rosa vi ha dato più difficoltà?
“La loro second unit è molto solida, con Napoli li ha fatti rientrare, fanno il lavoro sporco, Della Rosa ha fatto due bombe che li ha fatti rientrare, è un giocatore da rispettare”.
Il segreto di gara 2 può essere viverla con lo stesso senso di urgenza di oggi per andare a Pistoia più leggeri?
“Ogni partita è una storia a sé, gara 2 sarà un’altra partita e non dobbiamo avere timore, pensiamo partita dopo partita, dare il massimo per poter vincere, usare energie mentali e fisiche”.