Il coach della Germani si gode la partenza positiva nei play off, ma pensa già al match di martedì: “Aver vinto in questo modo ci dà la consapevolezza su come e cosa dobbiamo rimanere concentrati. Abbiamo ampi margini di crescita, non possiamo prescindere da Bilan, uno che in carriera ha vinto 18 trofei…”
Brescia. “One down, two to go”: Brescia si prende il primo atto della serie con Pistoia, con tanti brividi che in pochi all’intervallo si sarebbero aspettati.Alessandro Magro commenta in sala stampa una gara 1 dai due volti e che presenta già spunti molto interessanti in vista dei prossimi episodi della serie: non manca una menzione alla partita di Miro Bilan e alle condizioni di Petrucelli.
“Buona la prima: sappiamo che sarà una serie difficile e lunga ed era importante indirizzarla. Abbiamo fatto molto bene in difesa nel primo tempo concedendo poco a Pistoia, poi hanno deciso come fecero qua nella gara di ritorno di andare piccoli e giocare più di isolamento per attaccarci e le percentuali sono cambiate. Se guardate la differenza tra noi e loro è quello che incide sul risultato: abbiamo costruito dei buoni tiri e li abbiamo sbagliati, ma non ci siamo disuniti. Abbiamo giocato una buona partita in generale, ma abbiamo ampi margini di crescita nelle prestazioni individuali e sono fiducioso. Ora ci aspetta una notte di lavoro e domani cercheremo di aggiustare cose che non sono andate molto bene”.
Cosa è cambiato nel secondo tempo? Ti ha sorpreso qualcosa di Pistoia in particolare?
“Quello che è successo nel secondo tempo è che hanno dato tanti palloni nelle mani dei giocatori che creano di più: abbiamo fatto un buon lavoro con Nicola su Willis e poi ci sono stati dei momenti in cui Moore è stato bravo a creare dal pick and roll e ci sono diversi aspetti su cui dovremo migliorare, ma parliamo di un giocatore che è candidato al premio di MVP. Quando è calata la nostra intensità difensiva, abbiamo smesso di giocare anche insieme in attacco: Massinburg ha segnato due canestri importanti nel finale e ne aveva sbagliati di ben costruiti prima. E’ stata comunque una partita disciplinata: ha avuto un bell’impatto Della Rosa che ha segnato due canestri importanti. Sappiamo il potenziale offensivo e l’orgoglio che loro possono mettere in campo: sembra folle, ma averla vinta così ci dà la consapevolezza che dobbiamo rimanere concentrati e forse è anche meglio”.
Due svolgimenti tattici differenti: Pistoia ragionerà molto su cosa ha funzionato e cosa no.
“Sicuramente, poi è chiaro che quando le cose non funzionavano Ogbeide era seduto: vedremo quanto vorranno tenerlo lì, è una scelta che ha possibili pregi e difetti. Anche noi avremo delle necessità di fare delle scelte. Hanno deciso di giocare piccoli per aprire il campo con il tiro, ma così facendo Bilan ha preso 18 rimbalzi. Ci sono tanti elementi e cose da valutare e da riproporre. Tanti giocatori hanno fatto partite di orgoglio ma non proprio le migliori della stagione: possiamo attingere molto dal punto di vista offensivo dalle qualità di chi ha brillato meno, in vista di gara 2”.
L’impressione è che nel secondo tempo non abbiate più trovato quei vantaggi fisici all’interno dell’area che avevate trovato all’inizio: come lo spieghi?
“Nei momenti migliori di Pistoia hanno alzato tantissimo il quintetto, cercando di rinunciare ad alcuni giocatori migliori in attacco per contrastare la fisicità. Nel primo tempo eravamo andati spalle a canestro con chiunque: è un quesito che dovrà risolvere Brienza. Il nostro miglioramento passa dall’essere performanti anche contro quei quintetti lì e dalla difesa sugli isolamenti degli esterni”.
Come sta Petrucelli? E quanto fa la differenza avere Bilan in partite così?
“Proviamo a spingere perché John possa essere della partita, vediamo come andrà: giocando ogni 2 giorni, domani si allena e vedremo. Bilan è un giocatore che quando conta c’è, al netto di qualche sbavatura, e non ha a caso è quello che ha vinto di più con questa squadra con 18 trofei in carriera: non c’è bisogno di insegnargli molto. Abbiamo costruito attorno a lui il sistema e da lui non possiamo prescindere”.