PAGELLE E GIUDIZI: MASSINBURG ULTIMO A MOLLARE, GABRIEL METTE CUORE E MUSCOLI, DELLA VALLE IN VERSIONE BORGHESUCCIA, BILAN IN DOPPIA DOPPIA, COBBINS CON TEMPISMO A RIMBALZO, COURNOOH NON FA RIMPIANGERE CHRISTON

Petrucelli dà un contributo tardivo, Burnell s’inerpica su sentieri impervi, per Akele minuti densi

(foto di Gianluca Scalvini)

Massinburg 7,5 entra a primo quarto quasi terminato e con la bilancia già fortemente pendente a favore degli ospiti. Non ci mette molto a far capire che è in serata e attacca il ferro, prova a far male dalla lunga, difende con determinazione e in più di un’occasione subisce contatti ben oltre il limite del regolamento e un netto fallo antisportivo da parte di Melli cui viene fischiato un fallo semplice. E’ l’ultimo a mollare gli ormeggi, certamente il migliore in campo dei biancoblù. Annata di altissimo valore la sua, le speranze di rivederlo anche il prossimo anno sono flebili, ma non nulle. 

Gabriel 7 mette cuore, muscoli, concentrazione difensiva e qualche canestro esalta folle dei suoi, ma lo strapotere fisico e tecnico dei milanesi, nonché la serata di gran vena di quasi tutti i detentori del titolo  rendono di fatto inutile la prestazione convincente e generosa dell’ala di Charlotte. 

Petrucelli 6 la faccia è quella cattiva e determinata del Marble man che tanto piace al Palaleonessa, pronti via ruba una palla golosissima e cerca di accendersi in attacco con un arresto e tiro da 3 in contropiede. Arriva uno sdeng, che sarà seguito da altri numerosi errori figli del nervosismo e della non ancora riacquisita confidenza dopo le settimane di stop forzati, continua a mettere grande impegno difensivo, anche se le percentuali monstre dei milanesi sono a dir poco demoralizzanti per chi si prodiga con tutto se stesso nel cercare di far muro. Napier assaggia un paio di volte il noto valore di mister defense e sulla scia di qualche bel recupero John si sblocca anche in fase offensiva dove piazza una buona tripla ed un altro canestro ravvicinato. Contributo tardivo che limita semplicemente lo strapotere meneghino, nulla più.

Burnell 6 ingaggia lotte senza esclusione di colpi, solo che purtroppo ne prende più di quelli che riesce a dare. Clamoroso il fallaccio in contropiede subito da Voigtmann. Non tenta mai un tiro dalla media e si inerpica spesso su sentieri impervi cercando di attaccare il ferro, ma fatta eccezione per giusto un paio di conclusioni sul fondo della retina arrivano anche un paio di  sonore stoppate ed altrettanti muro contro muro in cui il muro con l’accento di Milano vince senza sforzo. Sotto canestro raccoglie a fatica 3 rimbalzi e prova a disturbare come può ali e guardie, ma senza impensierire troppo i biancorossi.

Della Valle 6 non proprio serataccia, ma nemmeno prestazione da incorniciare. Parte con grande slancio e segna nella primissima parte di gara tutto il bottino di serata , 7 punti ben suddivisi per tipologia ( 1 da 2 , 1 da 3 e due liberi con inusuale errorino). Forza poche conclusioni e cerca di rendersi fastidioso in difesa, riuscendoci peraltro. Difficile che la lunga permanenza in campo, se non accompagnata da una valanga di punti segnati sia comunque fertile: lo score parla infatti di 8 assist , 2 rimbalzi e anche 3 palla perse. Per provare a resistere serviva la versione più aristocraticamente spavalda del marchesino d’Alba; difesa arcigna degli ospiti nonché probabile stanchezza da rotazioni limitate ne determinano invece  una versione più “borghesuccia” e di fronte alla corazzata meneghina non resta che alzare bandiera bianca.

Bilan 6.5 tra i tanti, tantissimi ingredienti diversi rispetto alle prime due sfide che sarebbero serviti per l’impresa figuravano senza dubbio: maggior presidio dell’area, più rimbalzi in entrambe le metà campo, più pericolosità offensiva. Miro ha cercato di elevare l’asticella in tutti e tre questi elementi e se nella prima metà di gara è stata più evidente la parte difensiva, nella ripresa è arrivata anche la doppia cifra a referto e l’ennesima doppia doppia di questa annata, con 10 rimbalzi ( migliore in campo in questa statistica). Sarebbero forse stati di più se i tiratori milanesi non avessero messo un complessivo 46% dalla lunga distanza e 54.3 % da due.

Cobbins 6 il centrone di Amarillo mette tutta l’energia che riesce nei 13 minuti in cui da respiro al compagno croato. Qualche ormai noto problema con il tempismo a rimbalzo , tanto è vero che i rimbalzi catturati sono limitati ad 1. Si fa trovare pronto su un paio di tagli e realizza complessivamente 7 punti. Peso gallo contro pesi massimi vincono abbastanza facile i secondi.

Akele 6 si fa trovare pronto e attivo sia in difesa sia in attacco con un buon tiro realizzato dalla media e uno in breve successione dalla linea da 3, minuti in campo che Nicola riesce a rendere densi, tolto per l’ultimo spicchio di giocate nel quale si stampa senza senso contro i pari ruolo  di una ventina di chili più pesanti che gli sbarrano la via del canestro senza particolare gentilezza.

Cournooh 7 arduo il compito di sostituire l’infortunato Christon, ma David parte con la giusta concentrazione e fiducia nei propri mezzi e mette subito la sua firma sulla prima tripla biancoblu di serata a sbloccare risultato e fermare potenziale emorragia data la partenza sprint degli ospiti. Segna complessivamente 12 punti a conferma di una annata di piena maturità raggiunta;  perde un solo pallone in 23 minuti, non ispiratissimo di converso in tema assist (1 solo). Sfrutta l’elevazione ben oltre la media dei suoi pari altezza e recupera 2 buoni rimbalzi. Fa il suo, ma anche in questo caso non basta per fare l’impresa.

Armani Milano 

Voigtmann 6, Napier 7.5 Shields 6.5, Tonut 6.5, Melli 6.5, Flaccadori 7, Mirotic 7, Hall 7, Ricci 7,5 Bortolani sv Caruso sv Hines 7