DIETRO IL SILENZIO DI MAGRO TRISTEZZA E ANGOSCIA PER I PROBLEMI PERSONALI E L’AMAREZZA PER LA FINE DELL’AVVENTURA CON LA GERMANI

L’ex coach per ora non rilascia dichiarazioni, se non qualche frase celebre sui social, la priorità va alla famiglia in Toscana

Brescia. Non sono bei giorni per Alessandro Magro. Ai gravi problemi personali, che l’avevano costretto a non poter prendere parte al saluto di fine stagione con i tifosi, si è aggiunta la fine del rapporto con la Germani Pallacanestro Brescia dopo tre anni contraddistinti da una storica Coppa Italia, due terzi posti in regular season, una semifinale scudetto e la crescita e il miglioramento esponenziale di giocatori come Mitrou Long, Massinburg, Akele solo per citare i più importanti.

E’ doveroso non fare troppe interpretazioni, non è giusto scavare troppo nei sentimenti delle persone soprattutto quando queste stanno soffrendo. E per Alessandro Magro sono giorni di sofferenza. Umana e professionale. L’ex coach della Germani è tornato nella casa dei genitori a Castelfiorentino: la priorità adesso è là. Per adesso resta sotto contratto (ha un ingaggio garantito fino al 30 giugno 2025), l’ipotesi Manresa si è appannata, quella di entrare a far parte dello staff di Messina a Milano non è stata altro che un sondaggio. Probabile che Magro possa diventare un’opzione per chi deciderà di cambiare tecnico a stagione in corsa, per la prima volta dopo tanti anni l’ex vice di Pianigiani e Banchi nella Siena che dominava non sarà ai nastri di partenza.

Per adesso ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ufficiali: non è il momento di aprire il libro dei ricordi, arriverà anche quello. Sui social ha pubblicato una riflessione di Haruki Murakami, scrittore giapponese, autore di bestsellers: “Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio… Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato”. Ad amici che gli stanno chiedendo come sta, risponde: “Bisogna sempre domandarsi non perchè mi sta capitando tutto questo bensì cosa vuole insegnarmi tutto questo”.