POETA: “CON MESSINA E POZZECCO HO AVUTO LA MIGLIORE FORMAZIONE IN POCO TEMPO. SENTO IL PESO DELLA RESPONSABILITÀ CON BRESCIA, MA GUARDO AL PRESENTE E CON LA PASSIONE CONTINUO A COLTIVARE I MIEI SOGNI”

Milano. Intervistato dal Corriere dello Sport, il coach della Germani fa dei suoi punti di forza i due anni di intensa formazione alla corte di Ettore Messina e come assistente di Gianmarco Pozzecco con la nazionale oltre che gli anni passati a calcare il parterre da giocatore coltivando i suoi sogni e la sua passione. Di seguito le sue parole:

Ho avuto la fortuna di fare due anni intensi e ad altissimo livello al fianco di Ettore all’Olimpia e di Gianmarco in azzurro. Questo non significa che sarò per forza un grandissimo capo allenatore. Saranno il mio lavoro, il campo e i risultati a tracciare il giudizio. Certo, non è detto che chi studia ad Harvard e alla Bocconi diventi per forza il migliore nel suo lavoro, ma per quanto mi riguarda non potevo fare formazione di maggiore qualità”

Sulla pressione e il carico di responsabilità nel ruolo di capo allenatore: Sento forte il carico di responsabilità che Brescia mi ha dato scegliendomi dopo le ottime stagioni di Alessandro Magro. Questo non mi spaventa perché guardo sempre il lato positivo delle cose, lo facevo anche da giocatore. Sono in una piazza consolidata, carica di passione, con un presidente che continua ad investire ed è pieno di motivazioni. Direi che non manca nulla.

E a proposito di una carriera con tanta gavetta: “Ne è passata di acqua sotto i ponti. E spesso mi sono sentito dire che oltre non potevo andare. Non ho mai fatto qualcosa per cercare rivincite ma spinto dalla passione che ho dentro. Quella che chiedo venga coltivata dai miei giocatori. I sogni li perseguo nel presente. Non mi volto a guardare nel passato e non mi spingo avanti nel futuro. Ho sempre la stessa carica e voglia di vincere, che ora vorrei trasmettere alla mia Brescia.